È accaduto lo scorso mercoledì 13 luglio all’istituto comprensivo “Diaz” di Meda (MB), dove il sindaco ha iniziato a imbiancare la scuola scontrandosi con il dirigente scolastico che per ragioni di verifiche sulla sicurezza tardava a concedere le autorizzazioni ai genitori che si erano offerti di eseguire i lavori.
Come racconta il quotidiano locale ilcittadinomb, il primo cittadino, rullo in mano, insieme a un operaio del comune, ha iniziato a riverniciare le aule al primo piano del plesso “Anna Frank” che ospita la scuola media. Una provocazione la sua, nata dall’esigenza di sbloccare un iter burocratico che sembrava essersi arenato. Nel dicembre dell’anno scorso la giunta ha approvato il progetto di volontariato civico denominato “Insieme si può” grazie al quale i comitati dei genitori dell’istituto comprensivo “Diaz” hanno potuto proporre all’amministrazione comunale l’iniziativa di imbiancare le aule e i laboratori sia della scuola secondaria di primo grado “Anna Frank” sia della primaria “Diaz” nei periodi di sospensione delle lezioni. “L’amministrazione ha approvato una delibera che permette ai genitori di effettuare questi interventi – ha spiegato il sindaco – i genitori hanno seguito un corso e sono coperti dall’assicurazione del comune, ma nonostante ciò la dirigenza scolastica non li autorizzava ad accedere nei locali dell’istituto. Sono venti giorni che i genitori aspettavano di iniziare. Sono lavori che possono essere svolti solo quando le persone sono a casa, nei fine settimana o quando escono dal lavoro. Qualcuno si è perfino fatto cambiare i giorni di ferie per dare una mano. È per questo motivo che ho deciso di venire io in prima persona, se il dirigente scolastico aveva voglia di denunciarmi era libera di farlo. Non collaborare è davvero negativo, sono senza parole.”
Nessuna spiegazione ufficiale è invece stata rilasciata dal dirigente scolastico che ha però fatto sapere che, in merito alla vicenda, ci sono degli atti della scuola che la documentano. Nel pomeriggio sempre di mercoledì 13 luglio, anche i genitori dei comitati hanno potuto recarsi a scuola e iniziare gli interventi d’imbiancatura. La preside avrebbe inviato una mail al sindaco sostenendo che non poteva impedirgli di entrare nella scuola con i genitori, ma che il suo parere restava contrario poiché non è ancora stato rilasciato un documento richiesto al responsabile della sicurezza della scuola.