Alunni

Sindrome da rientro a scuola dopo le vacanze, come combattere ansia e sbalzi d’umore

Non colpisce soltanto gli adulti alla fine delle ferie, quando arriva il fatidico momento di tornare a lavorare. Anche i nostri giovani studenti, soprattutto i più piccoli, possono esserne vittime: ci riferiamo alla sindrome da rientro a scuola dopo le – lunghe – vacanze di Natale.

Come riportato da AdnKronos, la sindrome si fa sentire con un po’ di ansia nei piccoli ma anche nei genitori che temono possibili difficoltà nella ripresa della routine dopo giorni di ‘anarchia vacanziera’. Ma il ritorno a scuola potrebbe causare anche insonnia, risvegli notturni, sbalzi d’umore e mal di testa.

I pediatri, tuttavia, tendono a minimizzare. Secondo il dottor Rino Agostiniani, presidente della Società Italiana di Pediatria – storica Società Scientifica che associa circa 11 mila Pediatri italiani del mondo ospedaliero, universitario e del territorio – bastano cinque, semplici, regole, per fare riassorbire ai ragazzi, soprattutto ai più piccoli, il trauma del passaggio dalle vacanze alla vita scolastica. I bambini, spiega il medico all’agenzia di stampa, devono passare dalla vacanza alla vita di tutti i giorni in maniera graduale, in modo da avere il giusto tempo per riabituarsi al ritmo e apprezzare anche i lati positivi della ripresa delle attività abituali. Nel weekend, oltre ai compiti si potrebbero recuperare alcune buone abitudini delle vacanze: poca Tv, computer e smartphone, ore libere dedicate ad attività da fare insieme, meglio se all’aria aperta.

Anche per i dolci avanzati dalle feste, compresi quelli arrivati nella calza della Befana, la parola d’ordine resta ‘gradualità’. Anche in questo caso – prosegue Agostiniani – niente bruschi cambiamenti ma razionalità. Occorre essere fermi: se si dà al bambino da mangiare qualcosa di dolce, è bene che non si concedano altri strappi alimentari. Altra regola importante, il sonno. Occorre dormire all’orario giusto, per svegliarsi meglio. Il consiglio è semplice: bisogna andare a letto prima la sera per svegliarsi più sereni al mattino. “Non esiste un orario valido per tutti – precisa Agostiniani – ma se ad esempio si dovesse dare un riferimento per un bimbo nella prima età scolare, 5-6 anni, si potrebbe indicare come orario quello delle nove e trenta di sera. Tra le nove e le dieci in ogni caso”.

Altro suggerimento: la colazione tutti insieme al mattino, facile a dirsi meno facile a farsi. Ma – secondo il dottore – se si riuscisse ad avere un’organizzazione familiare tale da potere fare colazione tutti insieme, sarebbe una cosa importante, dal punto di vista dell’alimentazione così come dal punto di vista relazionale.

Ultimo consiglio: puntare sulla parte più bella del rientro, quella di potere ritrovare gli amici di sempre, la stabilità e il divertimento nella vita di tutti i giorni. Incontrarsi con gli amici, condividere le esperienze delle vacanze, riprendere a giocare insieme renderà più facile il passaggio dalla spensieratezza e libertà della vacanza alla routine della quotidianità. Se per i più grandi anche i contatti telefonici hanno consentito di mantenere durante le feste le relazioni con gli amici e i compagni, tramite telefonate, invio di messaggi audio o video per gli auguri, per i più piccoli – conclude il dottor Agostiniani – è sempre consigliato il contatto diretto.

Gabriele Ferrante

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