Ieri, 26 luglio 2023, è stato annunciato che la cantante irlandese Sinéad O’Connor è morta all’età di 56 anni. L’interprete di “Nothing Compares 2 U” diventata famosa tra gli anni Ottanta e Novanta si è spenta per cause ancora ignote.
“È con grande tristezza che diamo l’annuncio della morte della nostra amata Sinéad. La sua famiglia e gli amici sono devastati e chiedono che sia rispettata la privacy in un momento così difficile”, questo l’annuncio della famiglia. La cantante ha vissuto una vita travagliata.
L’esordio nel mondo della musica arriva nel 1985 con il suo primo album che però verrà pubblicato solo nel 1987: “The Lion and The Cobra”. In quel disco appare anche una giovanissima Enya che recita in gaelico alcuni passi della Bibbia nel brano “Never get old”. L’enorme popolarità arriva nel 1990 con il singolo “Nothing Compares 2 U“, incluso nell’album I Do Not Want What I Haven’t Got. Il brano era stato composto da Prince e affidato ai The Family, ma fu un grande insuccesso. Fu la reinterpretazione di Sinead O’Connor a dare luce a quella fantastica canzone. Proprio l’album ottenne un grande successo di riflesso: 7 milioni di copie vendute.
Come riporta Fanpage.it, nel 1992, al Saturday Night Live, cambiò inaspettatamente le ultime parole della sua canzone per denunciare gli abusi di pedofilia della Chiesa cattolica negli Stati Uniti d’America e strappò davanti alle telecamere la foto di Papa Giovanni Paolo II urlando: “Combatti il vero nemico”.
Nel 2003 annuncia di voler uscire dall’industria discografica. Da quel momento, comincia un periodo sempre altalenante, arrivando più volte ad annunciare di voler smettere. Nel 2012 annulla un tour a causa di un disturbo bipolare. Nel 2015 aveva annunciato di non voler cantare più “Nothing Compares 2 U” perché non la sentiva più sua. Nel novembre dello stesso anno, iniziano le drammatiche notizie sulle sue condizioni, soprattutto dopo la pubblicazione di questo post sulla sua pagina personale: “Le ultime due notti mi hanno distrutto. Ho preso un’overdose. Non c’è altro modo per ottenere rispetto. Non sono a casa, sono in un hotel da qualche parte in Irlanda, sotto un altro nome. Finalmente vi siete sbarazzati di me”. Nel 2017 conferma di soffrire ancora di salute mentale: “Le malattie mentali sono come le droghe, sono uno stigma. Le persone dovrebbero amarti, ma ti trattano male”.
La morte di suo figlio Shane nel 2022, un anno fa, è stato l’ultimo grande dolore di una vita che da tempo le aveva regalato più dolori che gioie. “Il mio bellissimo figlio, Nevi’im Nesta Ali Shane O’Connor, vera luce della mia vita, ha deciso di porre fine alla sua lotta terrena e adesso è con Dio. Possa riposare in pace e nessuno seguire il suo esempio. Il mio bambino. Ti amo così tanto. Riposa in pace, ti prego”, aveva scritto su Twitter. Il figlio era scomparso il 6 gennaio, fu ritrovato morto pochi giorni dopo. Era stato ricoverato in un centro mentale dopo che aveva già tentato una volta il suicidio.
Come riporta Bbc, la cantante, a 16 anni, è stata mandata in una scuola, alla Newtown Secondary School di Waterford. Qui un docente di irlandese, Joe Felvey, ha riconosciuto il suo talento e l’ha spinta a registrare alcune demo. La cantante ha parlato di lui in un suo libro e su Twitter, come dice Waterford News. Sinéad, dopo un po’ di tempo, ha lasciato la scuola per unirsi ad una band. “Sono felice di aver avuto la sua stima nel corso degli anni”, ha detto il docente ad un giornale locale, wlrfm.com.
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