Abbiamo voluto ascoltare il Segretario Nazionale della FLC CGIL Francesco Sinopoli riguardo le posizioni congressuali della CGIL su Alternanza Scuola Lavoro.
Quali sono i motivi per cui la Flc Cgil ha contestato questo modo di fare Alternanza Scuola Lavoro?
La FLC CGIL ha contestato fin dall’inizio il riordino dell’alternanza scuola lavoro come disegnata dalla Legge 107/15. I motivi erano e sono chiari:
1) la scuola viene espropriata del proprio ruolo di programmazione di una metodologia didattica (e delle conseguenti attività) già presente nel nostro ordinamento, attraverso l’imposizione di un numero ben preciso di ore da svolgere nel triennio
2) il ministero non ha mai esplicitato le motivazioni di ordine educativo e metodologico del numero di ore. Fu evidente da subito che l’individuazione di tale monte ore in realtà era legato unicamente ad un algoritmo relativo alle risorse stanziate
3) siamo stati e siamo contrari alla finalizzazione dell’alternanza legata sostanzialmente al tema dell’occupabilità.
Cosa pensa riguardo all’obbligatorietà delle ore di Alternanza Scuola Lavoro e del numero di ore imposte per legge?
L’obbligatorietà dell’alternanza con queste caratteristiche, coniugate ad un numero di ore privo di qualsiasi riferimento alla concreta realtà educativa, ha provocato un vero maremoto nelle scuole il cui primo problema è stato quello di consentire agli studenti di non avere conseguenze per la propria “carriera scolastica”. In questo contesto ovviamente si sono moltiplicati episodi incresciosi, uso di ragazze e ragazzi in situazioni di lavoro gratuito. La protesta è montata subito da parte degli studenti, delle famiglie e del personale scolastico.
La FLC CGIL, oltre a contrastare l’approvazione della legge 107/15 durante l’iter parlamentare, ha messo in campo una serie di azioni: la raccolta delle firme per l’effettuazione di un referendum abrogativo di alcune norme della Legge 107/15 tra cui le parti dell’alternanza relative al monte ore e alla sua finalizzazione, una estesa campagna di ascolto attraverso una miriade di iniziative, assemblee con i lavoratori, seminari, l’adesione alle proteste degli studenti che sono via via cresciute nel tempo.
Pertanto abbiamo salutato come un successo del nostro sindacato e del movimento degli studenti l’intento del governo di prevedere
– una forte riduzione del numero delle ore
– la ridefinizione dei documenti tecnici di accompagnamento all’attuazione delle attività di alternanza scuola-lavoro secondo l’orientamento della valorizzazione delle competenze trasversali
– la coerenza con il percorso di apprendimento
a cui si aggiunge il rinvio di un anno delle norme su obbligo di frequenza del monte ore di alternanza e accesso agli Esami di Stato.
Abbiamo ribadito come tali intenti non siano ancora sufficienti riguardo ai seguenti aspetti
– occorre intervenire sulla Legge 107/15 soprattutto in tema di finalizzazione dell’alternanza che non può certamente riguardare il tema dell’occupabilità
– occorre eliminare definitivamente e non solo rinviare di un anno l’obbligo di frequenza del monte ore per l’accesso all’esame di stato
– è necessario affermare con nettezza che l’asl deve restare nella piena prerogativa gestionale delle autonomie scolastiche che ne definiscono tempi, durata, modalità di svolgimento in cooperazione con i soggetti esterni
– occorre individuare meccanismi certi ed esigibili in tema di sicurezza, affidabilità, correttezza di tali soggetti anche attraverso l’adozione di uno specifico “codice etico”.
Nel I documento congressuale l’esperienza di Alternanza Scuola Lavoro è definita come una “metodologia didattica”, ma questo lascia perplessi. Cosa ci dice al riguardo?
Nel documento congressuale della CGIL “Il lavoro è” è presente un riferimento all’alternanza chiaramente definita come una metodologia didattica. Questa è quindi la posizione della nostra confederazione.
Nei congressi della FLC CGIL in corso da settimane si stanno approvando emendamenti al documento congressuale che in aggiunta a quanto scritto, declini ulteriormente le competenze delle scuole, i diritti delle studentesse e degli studenti, le finalità.
Deve essere chiaro a tutti che solo un intervento organico su questa materia può riportare serenità nelle scuole italiane in cui l’alternanza della 107 si è abbattuta come un autentico “tsunami” sul personale, sugli studenti e sulle famiglie. In questo senso la battaglia della FLC CGIL continuerà senza sosta.
Da alcune dichiarazioni di Fabrizio Dacrema emerge che le posizioni della CGIL sono differenti da quelle della FLC CGIL
La posizione ufficiale della FLC CGIL è molto chiara ed è quella che ho appena esposto. Le posizioni di Fabrizio Dacrema sono le sue idee e parla a titolo personale.
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