Siracusa dedica una mostra ad “Archimede nel manoscritto di Piero della Francesca”
“Archimede nel manoscritto di Piero della Francesca”: è il nome dell’originale mostra che verrà allestita dal 29 aprile al 29 giugno nella Galleria d’Arte Civica Moderna “Montevergini” di Siracusa. L’iniziativa, allestita da Ettore Sottsass e da una serie di architetti e designer contemporanei, nasce a seguito del recente ritrovamento nella biblioteca Riccardiana di Firenze del manoscritto di Piero della Francesca dedicato agli studi su Archimede, l’eclettico matematico, fisico e ingegnere nato nella città siciliana nel 287 a.C.
La mostra rappresenta l’evento di primo piano della più ampia manifestazione “Speklon 2007”, presentata il 21 gennaio presso la Sala Archimede del comune Siracusa ed interamente dedicata al famoso matematico. Una serie di eventi racconteranno infatti Archimede, i suoi studi, le sue ricerche sempre attuali: la scuola d’arte drammatica “Paolo Grassi” di Milano porterà in scena “L’arma segreta di Archimede” di Dumitri Solomon, con tre spettacoli che si terranno al Castello Eurialo (luogo da dove, secondo la legenda, Archimede bruciava le navi romane); Giuseppe Voza racconterà la “Siracusa di Archimede” in una serata che si terrà probabilmente al Teatro Greco e nella quale la città e la quotidianità dell’epoca rivivranno grazie a un allestimento speciale incentrato sugli studi e sulle scoperte effettuate.
Numerosi anche gli incontri con scienziati e filosofi di fama internazionale tesi ad approfondire l’approccio tecnico e scientifico con il genio di Archimede. Probabile anche la presenza a Siracusa di una delegazione del Massachusetts Institute of Technology di Cambridge che, nello scorso mese di settembre, ha riproposto, con successo, gli specchi ustori di Archimede. Durante la manifestazione “Speklon” edizione 2007 verrà anche lanciato il premio “Uno specchio per?”: un riconoscimento che il comune di Siracusa ha deciso di destinare alla ricerca scientifica e alle nuove scoperte che incidono sullo sviluppo della società. Oltre duemila anni dopo Archimede rimane ancora un esempio.