Circa 70 mila bambini hanno dovuto lasciare le loro case a causa delle ostilità nel nordest della Siria: l’Unicef conferma che almeno 4 bambini sono stati uccisi e altri 9 feriti. Sette bambini sarebbero invece stati uccisi in Turchia. Lo rende noto Henrietta Fore, direttore generale dell’Unicef.
Preoccupazione per 170.000 bambini
Tre strutture e veicoli sanitari ed una scuola, inoltre, sono stati attaccati. La stazione idrica di A’louk che forniva acqua a circa 400.000 persone ad Al-Hasakeh è fuori servizio. L’Unicef esprime “preoccupazione” per almeno 170.000 bambini che potrebbero avere bisogno di assistenza umanitaria a causa delle violenze in corso nell’area.
Nonostante le violenze, l’organizzazione sta lavorando con i propri partner per garantire assistenza umanitaria immediata, che comprende, tra l’altro, prima assistenza alle famiglie che arrivano presso i rifugi collettivi e distribuzione di 95.000 litri di acqua e 12 cisterne per sopperire alla mancanza di acqua nei rifugi presso la città di Al-Hasakeh. (Ansa)