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Sistemi di valutazione, come raggiungere livelli europei

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Da febbraio 2011 sono stati avviati due sperimentazioni sulla valutazione. Oggi il ministro Gelmini ha fatto il punto sulla situazione e sui risultati. “Parliamo spesso della volontà di offrire una scuola a livello europeo  – ha detto Mariastella Gelmini – e proprio all’estero puntano sulla valutazione”.

 

Il primo progetto riguarda l’innalzamento della qualità didattica attraverso la valutazione dei docenti, il secondo, invece, la valutazione degli istituti scolastici.

 
Per la valutazione dei docenti è stato istituito un nucleo valutativo composto da un dirigente e da due docenti eletti dal collegio docenti. I docenti sono stati valutati, oltre che dal nucleo di valutazione, anche dalle famiglie e dagli alunni.
Hanno preso parte a questa sperimentazione 905 docenti di 33 scuole diverse situate in Piemonte, Lombardia e Campania. Le scuole hanno aderito in modo spontaneo. Solo il 30% degli insegnanti, però, è risultato quello meglio attrezzato nell’ambito scolastico.
I docenti facenti parte di questo 30 per cento, per l’esattezza 276 insegnanti, sono stati, infine, premiati con una mensilità in più rispetto allo stipendio normale. Questo risultato è ritenuto “soddisfacente” dal Ministro,  “anche se – ha detto – si farà di tutto per valorizzare ancora di più i docenti, rendendo più apprezzabile il loro lavoro per meglio essere considerati all’interno dell’ambiente scolastico”.
Il secondo progetto, quello relativo alla valutazione degli istituti scolastici, è un progetto triennale. In questa fase viene valutato il lavoro di gruppo, di equipe e non del singolo insegnante.
A questo progetto hanno partecipato 77 scuole delle province di Arezzo, Mantova, Pavia e Siracusa, più dell’80 per cento ha partecipato alla sperimentazione. Vi hanno preso parte 5.600 docenti, 57.000 famiglie e si è proceduto alla misurazione dell’apprendimento degli studenti con i famosi test nazionali predisposti dall’Invalsi e attraverso la valutazione della commissione dell’Ansas (Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica) e dell’università.
“Il lavoro non è giunto ancora a completamento – ha spiegato il Ministro – perché vogliamo coinvolgere tutto il sistema. Dal prossimo 30 giugno si terranno dei seminari per approfondire i contenuti dei progetti e permettere ai docenti di emendare i singoli progetti”.
“Accetteremo – ha concluso – i suggerimenti degli insegnanti. Per la strada che abbiamo inteso percorrere abbiamo stanziato 5 milioni di euro per entrambi i progetti ma anche 15 milioni di euro per potenziare l’Invalsi che ha bisogno maggiori risorse per funzionare”. 
Il Ministro, ricordando che dal prossimo anno il Miur vorrà estendere il numero delle scuole oggetto del progetto della valutazione, ha ringraziato i nuclei di valutazione ma anche gli insegnanti che hanno aderito al progetto. 
I sindacati, in merito, si sono dimostrati aperti per una verifica di quelli che saranno i risultati finali.