La situazione di precarietà riguarderebbe circa 900 lavoratori in tutta Italia. I manifestanti hanno aspettato di poter incontrare un rappresentante del dicastero dell’Istruzione. Il segretario nazionale Uil Tem. p@ ha detto: “Sicuramente, però, non vogliamo essere ricevuti dal sottosegretario Rossi Doria. È uno che ci ha presi in giro. Abbiamo fatto con lui un incontro a luglio e ha detto che ci avrebbe riconvocati. Voi l’avete visto? Se oggi ci riceve qualcuno sarà o il ministro o il capo di Gabinetto. Vogliamo una responsabilità diretta. Da qui non ce ne andiamo”.
Le questioni da risolvere sono tre. “Innanzitutto abbiamo l’esigenza di garantire l’accantonamento dei posti previsti dalla norma: ogni due lavoratori c’è un posto in pianta organica garantito. Abbiamo bisogno di certezze circa le risorse finanziarie. Occorrono, infine, risposte riguardo la stabilizzazione prevista da un decreto del 2001 che diceva che entro 5 anni i lavoratori sarebbero stati stabilizzati. Siamo nel 2013 e non è arrivato niente”.
La segretaria provinciale Uil Tem. p@ di Palermo ha a sua volta dichiarato: “Dopo tanti anni di precariato e dopo avere svolto un servizio nelle istituzioni scolastiche con un contratto di co. co. co. che per sua natura dovrebbe lasciare autonomia ma che in effetti si traduce in un rapporto subordinato, è giusto che lo Stato riconosca che il contratto che era stato stipulato pro tempore nel 2001 abbia oggi un’evoluzione differente”.
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