All’Agenzia per l’Italia digitale che vieta alle scuole l’utilizzo dei siti .gov.it risponde seccamente, ma in modo articolato e documentato, l’Associazione nazionale presidi.
Nei giorni scorsi l’Agenzia aveva pubblicato la determinazione 36 del 12 febbraio con la quale si stabilisce che “l’assegnazione dei domini di terzo livello nel dominio ‘gov.it’ è riservata alle sole amministrazioni centrali dello Stato indicate all’elenco delle amministrazioni pubbliche individuate ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196 e successive modificazioni”
La questione potrebbe essere anche scarsamente rilevante se non fosse che nei mesi passati le scuole erano state più volte sollecitate anche dal Miur a modificare gli indirizzi dei propri siti internet appoggiandoli al dominio .gov.it
Adesso la decisione del Agid rischia di mettere in difficoltà la stragrande maggioranza delle istituzioni scolastiche.
Ma l’ANP non ci sta: in una lunga e documentatissima nota inviata all’Agid l’Associazione nazionale presidi argomenta che le scuole sono a tutti gli effetti Amministrazioni dello Stato come peraltro esplicitamente previsto dal secondo comma dell’articolo 1 del decreto legislativo 165/2001.
“Che le scuole siano amministrazioni dello Stato – commenta non senza ironia il presidente Antonello Giannelli – potrà essere sfuggito all’Agid, non certo ai dirigenti delle scuole stesse. Sono loro, infatti, che soprattutto negli ultimi anni hanno dato applicazione nelle scuole una serie di disposizioni normative pensate più per uffici amministrativi centrali, che per uffici ‘periferici’ privi di adeguati strumenti e idonee risorse”.
Ma l’Anp non si limita a protestare: nella lettera indirizzata all’Agid chiede espressamente di essere ricevuta oltre che di poter accedere agli atti che hanno portato alla determinazione dell’Agenzia digitale.
Si preannuncia insomma l’ennesimo contenzioso amministrativo legato ad una delle tante molestie burocratiche che ormai distolgono le scuole dal loro compito primario che dovrebbe essere quello di educare ed istruire i giovani.
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