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Skullbreaker challenge, il nuovo pericolosissimo gioco che spopola tra i ragazzi

Sta diventando virale sulla rete il nuovo pericolosissimo gioco che si chiama “skullbreaker challenge” che vede la vittima al centro e altri due ragazzi ai lati che fingono di saltare per poi sgambettare quello collocato al centro che cade rovinosamente con la schiena per terra. E un terzo complice che filma la scena col telefonino.

Si tratta dell’ultima trovata degli adolescenti di oggi, ossia di una generazione di senza cervelli completamente “drogata” del cellulare che pensano di conquistare il centro dell’attenzione e, quindi, del mondo postando sulla rete macabri e stupidi giochi molto pericolosi inconsapevoli dei rischi che corrono.

C’è, dunque, tra i ragazzi di questa generazione un atteggiamento sprezzante del pericolo, avvalorata da un esasperato tentativo di emulazione e omologazione. Ed è proprio l’emulazione che costringe i nostri adolescenti, ignari della pericolosità è l’esca che li travolge portandoli in un vicolo senza vie di uscita. L’uso spropositato dei nuovi mezzi di comunicazione e della tecnologia può portare a conseguenze serie.

Come può un adolescente non rendersi conto dei pericoli che lo circondano e fare le stesse cose che fanno i suoi coetanei? Siamo, purtroppo, in una fase di drammatica emergenza educativa che va a colpire proprio le fasce più deboli e indifese della società, ossia i giovanissimi che, di fronte a gesti estremi manifestano, a volte indifferenza e disprezzo del pericolo incombente. Tutta colpa della rete che propina immagini altamente diseducative e antididattiche che distraggono gli alunni dai pericoli reali.

Occorre, dunque, che gli insegnanti ne parlino con gli alunni in classe ed anche i genitori in famiglia facendo loro capire che questi comportamenti altamente diseducativi devono essere ben lontani dalla formazione dell’adolescente.

Ma su questo tema si confrontino anche le altre agenzie educative, le aggregazioni e le associazioni sportive purchè se ne discuti e se ne parli ampiamente.

Prevenire è meglio che curare e fare in modo che la prevenzione parta dalla scuola e dalla famiglia è fondamentale soprattutto per evitare il formarsi di una spirale di stupida omologazione ed emulazioni che porti ad evitare pericolose e tragiche conseguenze.

Non si può in questi casi far finta di niente: è veramente preoccupante assistere a tali fenomeni che fanno veramente accapponare la pelle.

Mario Bocola

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