Attualità

Slovacchia, al via un lockdown di due settimane. Le scuole restano aperte

La recente risalita dei contagi da Sars – CoV – 2 nel paese ha portato ad una riunione d’emergenza dell’esecutivo slovacco con la presidente presso la capitale Bratislava, È stato decretato un lockdown generale della durata di due settimane, che scatterà già da oggi, 25 novembre. I cittadini potranno recarsi a scuola, dove verranno effettuati screening periodici mediante l’utilizzo di tamponi antigienici, mentre lavoratori dipendenti ed autonomi potranno esercitare la propria professione e recarsi sul luogo di lavoro solo esibendo, all’accesso, il tampone antigienico effettuato la mattina stessa o quella precedente. Il tampone negativo, infatti, analogamente ad altri paesi UE, permette il rilascio di una Certificazione Verde COVID-19 della durata di 48 ore, che permette di servirsi liberamente dell’offerta di teatri, musei e sale cinema. E’ stato di recente registrato un trend di contagi che ha preoccupato le istituzioni ed i dipartimenti per la salute locali. All’interno degli ambienti scolastici restano in vigore le disposizioni consuete anti-contagio, tra cui obbligo di mascherina al chiuso e nelle pertinenze all’aperto, mantenimento del distanziamento interpersonale di almeno 2 metri e frequente disinfezione delle mani.

Il nuovo lockdown: disposizioni, obblighi e dati 

L’esecutivo slovacco, riunitosi d’emergenza con il Ministro della Salute, ha varato un nuovo periodo di quarantena entro il quale sono ammessi solo ed esclusivamente gli spostamenti essenziali, ovvero motivati da esigenze di lavoro e di studio. La media settimanale dei contagi giornalieri è risalita da 5.504 positivi accertati la prima settimana di novembre ai 10.204 della scorsa settimana. Il 42 % della popolazione slovacca ha completato il ciclo vaccinale con doppia dose BioNTech / Moderna / Johnson&Johnson; si attendono disposizioni per la terza, prevista prioritariamente per soggetti anziani ed immunodepressi. Saranno vietati spostamenti, durante il lockdown appena decretato, non ritenuti fondamentali, ovvero motivate da esigenze di salute, lavoro o studio. L’esecutivo slovacco spera così di far assestare la curva dei contagi ad un livello gestibile e compatibile con lo stato attuale del sistema sanitario. Si spinge sulla campagna vaccinale attraverso la probabile introduzione di una Certificazione Verde COVID-19 anche a livello interno, per fruire di determinati servizi d’intrattenimento e della ristorazione.

Le scuole restano aperte: stessi orari, stesse disposizioni

Nonostante lo stato emergenziale appena proclamato e la recente approvazione di una quarantena generalizzata, gli studenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado sono liberi di accedervi, frequentare le lezioni e rientrare a casa senza limitazioni. Restano in vigore le consuete disposizioni anti-contagio e gli ingressi / uscite contingentati, specie per le scuole elementari, medie e superiori. Le università, secondo specifiche direttive dei rettorati, continueranno ad erogare le lezioni prioritariamente in presenza, garantendo comunque la modalità mista per gli studenti affetti da COVID-19 o in isolamento per accertato contatto stretto con un soggetto positivo. Vengono riconfermate le procedure di screening periodico per gli studenti, che dovranno effettuare un tampone antigienico settimanale per poter entrare in classe e seguire le lezioni. l tracciamento reta fondamentale per individuare i contatti stretti e provvedere ad istituire quarantene localizzate, al fine di ovviare lo sviluppo di focolai. 

Andrea Maggi

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