Ne avevamo parlato qualche settimana fa: l’iconica Smemoranda, fondata alla fine degli anni settanta, dai fratelli Gino, Michele e Nico Colonna, aveva dichiarato fallimento. L’agenda/diario, che negli anni 90 aveva venduto oltre un milione di copie, aveva dichiarato il fallimento, vittima forse della pandemia o anche di investimenti che avevano reso meno di quanto atteso. I Colonna, che dirigevano la società editoriale Gut, avevamo sperato che, dopo aver portato i libri in tribunale a marzo del 2023, qualcuno avrebbe rilevato il marchio, e invece l’asta, fissata a gennaio 2024 era andata deserta.
Di nuovo in vendita per l’anno 2025-26
Da qui un rincorrersi di testimonianze e di ricordi, che in rete hanno popolato i social, con aneddoti e memorie legate alla “Smemo”, forse nella speranza che la mitica agenda non sparisse.
E, per la soddisfazione di molti, è arrivata in queste ore la notizia che la seconda asta, che si terrà nei mesi prossimi, ha già un vincitore: Lucio Santoro, imprenditore pugliese trapiantato a Londra che ha rilevato la licenza, cosa che gli darà diritto ad avere la prima parola nell’incanto. E così la Smemoranda dell’anno 2025-26 tornerà nelle cartolerie e nelle librerie.
Chi è l’imprenditore italo londinese? Santoro da circa 20 anni ha stretto un accordo con la creatrice del marchio Gorjiuss (dalla pronuncia dell’aggettivo inglese “gorgeous”, meravigliosa), la scozzese Suzanne Woolcott, e distribuisce in 90 paesi del mondo la sua linea di diari, quaderni, zaini, articoli per la scuola, oltre alla serie di gadget ispirati alla celebre bambola senza bocca.
Al momento poche le dichiarazioni di Lucio Santoro e della sua compagnia Santoro Italia, che intendono comunque, avendo rilevato il brand, garantire continuità al progetto editoriale, consapevoli di tutti quei valori e contenuti che da sempre hanno caratterizzato il fenomeno Smemoranda, trasformandola da un oggetto di consumo, fino a farla diventare quasi un oggetto di culto per diverse generazioni.