Mi candido a Ministro della Pubblica Istruzione, in risposta a Marco Lodoli. Varco da 42 anni, con immutati entusiasmo e voglia di costruire, il portone di Scuole di ogni ordine e grado. L’enorme scontento che emerge con grande forza da docenti, personale di Segreteria e collaboratori scolastici richiede soluzioni concrete e rapide. Lavoro da diversi lustri a linee programmatiche finalizzate alla risoluzione di una prima serie di problematiche della Scuola. Allego al presente scritto sia la versione analitica sia la “short version”. In particolare, vorrei sottolineare l’idea di assegnare gratuitamente i libri di testo anche alle alunne e agli alunni delle Scuole Medie e delle classi prime e seconde delle Superiori; oggi, troppe famiglie, a causa dei problemi economici noti a tutti, non riescono ad acquistare i libri ai propri figli compromettendo, “obtorto collo”, la loro istruzione e il loro futuro.
Le mie proposte partono dall’essere nato e cresciuto in Sardegna, “area geografica” abitata dalla Minoranza linguistica più numerosa d’Italia, quella Sarda, e la Catalana: più di unmilioneseicentomila cittadini della Repubblica Italiana! Mario Monti ha deciso che non possiamo fruire dei diritti sanciti dall’articolo 8 del DPR 81/2009. La Sardegna attende giustizia. Delineo quindi la nuova Funzione Docente, con la proposta del “Full time all inclusive” facoltativo, e la valorizzazione di Ata e collaboratori scolastici, con Organici adeguati alle esigenze di funzionamento delle Segreterie, e di vigilanza e pulizia delle Scuole; il tutto con un aumento di stipendio immediato, pari a 250 euro netti al mese. Il buon funzionamento della Scuola, checché ne dicano personaggi “scolasticamente incompetenti”, è determinato in misura considerevole dal numero di alunne e alunni per classe: propongo un numero massimo di 20, 15 in presenza di uno studente con disabilità. Applicazione allo studio e correttezza in classe sono linee guida ineludibili per la formazione dei cittadini più giovani della Repubblica Italiana, e la prevenzione dei fenomeni di devianza e microcriminalità. Ampliamento degli Organici di Sostegno a favore degli alunni con DSA e BES, interventi mirati per chi è in difficoltà ma si puniscano immediatamente alunni scorretti e bulli e bulle colti “in flagranza di reato”. Le sanzioni disciplinari devono avere una ricaduta rilevante sull’ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato, al pari delle assenze (propongo un limite del 10% annuo, escluse quelle per motivi di salute) e delle sufficienze in tutte le materie. La Scuola Primaria accolga i docenti specializzati in Musica, Strumento Musicale, Arte, Tecnologia e Lingue straniere, in compresenza con le Maestre a Righe e le Maestre a Quadretti. Due ore settimanali ai docenti di “Diritto” e due Classi di Concorso di Educazione Civica, una per le Elementari e una per Medie e Superiori.
Vengano cancellati l’INVALSI e la nascente, inutile, “sperperosa” Scuola di Alta Formazione. Aggiornamento e Formazione siano affidati a maestre e professori “anziani” con almeno 30 anni di esperienza didattica, uniti a pubblicazioni a carattere pedagogico-didattico e attività di formazione in qualità di docenti. Per cancellare l’”Emergenza precariato”, accesso con Concorso pubblico a un anno di Formazione e Abilitazione, accesso diretto per chi ha lavorato 36 mesi nelle Scuole pubbliche e/o nelle Scuole paritarie. “Dulcis in fundo”, quattro proposte per la diffusione della Musica nelle Scuole di ogni ordine e grado: Organico adeguato in base al D.M. 8/2011 (esteso alle classi prime e seconde) nella Primaria, al D.M. 201/1999 nella Secondaria, e Indirizzi Jazz e Pop-Rock nei Licei Musicali; Permessi Artistici per 30 giorni all’anno per docenti di Strumento, Musica, Arte, Canto, Canto Corale, etc.
Antonio Deiara