In svolgimento a Taranto l’undicesimo congresso provinciale del sindacato Snals Confsal, in contemporanea con i congressi provinciali Snals di tutta Italia.
“L’autonomia sindacale per la libertà e la qualità della scuola, dell’università, della ricerca e dell’Afam”, questo il titolo che Snals Confsal ha posto all’attenzione degli iscritti.
Ma anche le questioni sui problemi di tutto il sistema istruzione e formazione, rappresentato non solo dal mondo scolastico, ma anche dai settori universitari, della ricerca, della formazione musicale e delle accademie.
In questo contesto, lo Snals Confsal si impegna a rappresentare tutti questi comparti e ne diventa la voce. “E’ un momento storico, perché celebriamo il congresso dopo 10 anni”, ha dichiarato il segretario generale nazionale e provinciale Snals Confsal, Elvira Serafini.
“Il 23 novembre -ha continuato Serafini- celebreremo il congresso regionale, il 12, 13 e 14 dicembre quello nazionale. Cambia la struttura del sindacato, che si rinnova. Deve esserci un adeguamento ai tempi, a una nuova scuola, alle novità del mondo dell’università, della ricerca e dell’Afam. Tutti i banchi sono uguali; l’obiettivo è riprendersi il sistema istruzione, per ristabilirne la funzione costituzionale, che è quella di rimuovere gli ostacoli all’eguaglianza sostanziale e al pieno sviluppo della persona umana. Combatteremo sui tavoli giusti per un contratto che sia il più adeguato possibile. Siamo sconcertati per ciò che viene proposto, ci impegneremo perché la categoria è in sofferenza”.
“Bene il contratto dei dirigenti scolastici, ma non possiamo accettare -ha aggiunto- questo dislivello tra i dirigenti e il resto del mondo della scuola, che lavora insieme ai dirigenti. Lo Snals metterà tutte le sue energie in campo, ma, se la situazione resterà così, non firmeremo il contratto. Ci sarà una decisione condivisa, ma non accettiamo questa sofferenza economica e la mancanza di attenzione per il motore portante della società attuale”.
“Senza scuola, ricerca, musica, università, dove andiamo? Creiamo uomini con le stampelle, senza cultura, con effetti negativi sul sociale e sul mondo politico ed economico. Formiamo l’uomo del domani, in una scuola che vogliamo rinnovare, in cui la professionalità deve essere valorizzata; non è solo un problema economico, ma la necessità di attenzione per il lavoro che si svolge nella scuola”, ha avvertito.
Elvira Serafini ha commentato anche la situazione locale, parlando della sua città, Taranto: “Il nostro sguardo è nazionale, ma la scuola tarantina è sempre al centro della nostra attenzione. Ringraziamo il sindaco Melucci, che ha posto un’attenzione particolare alle scuole del rione Tamburi -ha dichiarato commentando l’ordinanza sui ‘wind days’ del primo cittadino-, ma invitiamo tutte le istituzioni ad una maggiore attenzione alle problematiche che coinvolgono la scuola tarantina. Invito tutte le istituzioni a partecipare a un miglioramento”.
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