Sulla partecipazione dello Snals alla contrattazione integrativa si sta inevitabilmente aprendo un ampio contenzioso che vede contrapposto il sindacato di Elvira Serafini sia al Ministero sia agli altri sindacati del comparto.
La questione nasce dal fatto che l’articolo 22 del CCNL firmato in via definitiva il mese scorso prevede che possano partecipare alla contrattazione integrativa nazionale, regionale o di istituto solamente le sigle sindacali firmatarie del contratto stesso.
Lo Snals non avendo firmato il contratto in questione resterebbe così escluso e non avrebbe tra l’altro la possibilità di partecipare alle trattative per la mobilità.
Il 9 maggio scorso lo Snals ha presentato ricorso al Giudice del Lavoro per rivendicare il diritto a partecipare alle trattative e, in una nota del giorno successivo, la segretaria Elvira Serafini ha chiamato in causa anche gli altri sindacati: “Con condotta contraria ai canoni della correttezza che dovrebbero ispirare le relazioni sindacali – scrive la segretaria nazionale – FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA stanno esercitando pressioni sull’ Amministrazione al fine di estromettere la nostra sigla da tutti i modelli relazionali in quanto non firmataria del vigente CCNL”.
Per il momento lo Snals sta chiedendo di essere ammessa con riserva alle trattative in attesa che il Tribunale di pronunci.
Per la verità va ricordato che la norma contenuta nell’articolo 22 del CCNL adesso in vigore non fa altro che richiamare le disposizioni precedenti dell’articolo 7 del contratto siglato nel novembre del 2007 e sottoscritto anche dallo stesso Snals.
Tanto che sulla vicenda interviene anche il segretario nazionale Unicobas Stefano d’Errico con un comunicato un po’ ironico; “Chi di spada ferisce di spada perisce” scrive infatti d’Errico che poi aggiunge: “Allo Snals va la nostra solidarietà, ma si ricordi di aver accettato quelle norme cialtrone e firmato fino a ieri vari contratti nei quali viene sancito il divieto di assemblee in orario di servizio per i sindacati di base Unicobas e Cobas persino dove hanno eletti Rsu. Una vergogna che l’Unicobas ha battuto con più di 20 sentenze in tutta Italia, perché contraria a quanto dispone lo Statuto dei Lavoratori. Non di meno, di contratto in contratto, Snals compreso, Confederali & C. hanno riscritto lo stesso articolo anticostituzionale. Ora la discriminazione tocca anche allo Snals: benvenuti in Italia…!!!”
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