La burocrazia si snellisce e il cittadino può tirare un sospiro di sollievo per quanto concerne la richiesta di certificati e documenti che, fino ad oggi, lo hanno visto girovagare da un ufficio all’altro. Dal 7 marzo 2001, infatti, tutte le pratiche più comuni della vita quotidiana sono diventate più semplici. Le Amministrazioni e i servizi pubblici non possono più chiedere i certificati ai cittadini in tutti i casi un cui si può fare l’autocertificazione.
Già dal 1997, grazie alla legge Bassanini, si discute per semplificare la vita dei cittadini. Secondo quanto dichiarato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica, il 55 per cento dei certificati è stato eliminato: dai 71 milioni di certificati del 1996 si è passati ai 31 milioni del 2000.
Traguardo soddisfacente, questo, raggiunto fino ad oggi, ma l’obiettivo si considererà centrato quando avverrà la completa eliminazione dei certificati attraverso lo scambio diretto di informazioni tra le Pubbliche Amministrazioni.
A suggellare giuridicamente la "rivoluzione" burocratica è stato il decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000 (pubblicato in G.U. n. 42 del 20 febbraio 2001), recante il Testo unico delle "disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa" e presente nell’elenco (consultabile da tutti) delle "Norme Principali" del nostro sito alla voce "Normativa".
All’interno del D.P.R. n. 445 è possibile trovare i modelli di dichiarazione sostitutiva di certificazioni e di notorietà, elaborati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica.