Ad integrazione dei materiali già pubblicati, sul sito dell’Invalsi è disponibile anche la nota sugli alunni con particolari bisogni educativi per lo svolgimento delle prove del Servizio Nazionale di Valutazione 2013.
A seconda del tipo di disabilità, le indicazioni da seguire sono differenti.
Ad esempio, per gli allievi con disabilità intellettiva, la decisione di far partecipare o meno (e se sì, con quali modalità) tali alunni, seguiti da un insegnante di sostegno, alle prove INVALSI è rimessa al giudizio della singola scuola per il tramite del suo Dirigente, il quale può adottare, a sua discrezione, una delle seguenti scelte:
1) non far partecipare a una o a tutte le prove INVALSI gli alunni con disabilità intellettiva o altra disabilità grave, impegnandoli nei giorni delle prove in un’altra attività;
2) fare partecipare a una o a tutte le prove INVALSI gli allievi con disabilità intellettiva o altra disabilità grave insieme agli altri studenti della classe, purché sia possibile assicurare che ciò non modifichi in alcun modo le condizioni di somministrazione, in particolare se si tratta di classi campione. In generale, sono ammessi strumenti dispensativi e misure compensative, con la sola condizione che questi non modifichino le modalità di effettuazione delle prove per gli altri allievi della classe. Non è pertanto possibile la lettura ad alta voce della prova, né la presenza in aula dell’insegnante di sostegno.
Se ritenuto opportuno dal Dirigente scolastico, è consentito che gli allievi con disabilità intellettiva o altra disabilità grave svolgano una o a tutte le prove INVALSI in un locale differente da quello utilizzato per gli altri allievi della classe. Solo in questo caso, è anche possibile la lettura ad alta voce della prova e la presenza dell’insegnate di sostegno. Inoltre, sempre se ritenuto opportuno dal Dirigente scolastico, per tale tipologia di allievi è possibile prevedere un tempo aggiuntivo (fino al massimo di 30 minuti per ciascuna prova3) per lo svolgimento delle prove.
Nel caso di allievi ipovedenti o non vedenti, in linea di massima partecipano alle prove nelle stesse condizioni degli altri. Tali alunni possono utilizzare la prova in formato elettronico inviata dall’INVALSI o la prova in formato Braille. Se ritenuto opportuno dal Dirigente scolastico, per tale tipologia di allievi è possibile prevedere un tempo aggiuntivo (fino al massimo di 30 minuti per ciascuna prova5) per lo svolgimento delle prove.
Meno facile è stabilire le modalità di svolgimento delle prove per gli allievi con disturbi specifici di apprendimento (DSA) o bisogni educativi speciali (BES), perché questi disturbi sono difficilmente riconducibili a una classificazione esaustiva sufficientemente dettagliata. È pertanto necessario che ogni scuola, per il tramite del suo Dirigente scolastico, valuti la specificità di ogni situazione al fine di individuare la soluzione che meglio si adatti allo specifico disturbo dell’apprendimento di ciascun allievo.