Home Archivio storico 1998-2013 Attività parlamentare SNV, una molestia burocratica

SNV, una molestia burocratica

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La Flc Cgil ha definito questo sistema di valutazione come una sorta di scorciatoia di tipo autoritario, che anziché valutare l’efficacia delle politiche nei settori della conoscenza al fine di orientare le scelte e aumentare gli investimenti, è volta a creare disparità tra scuole e tra docenti. Anche la Cisl invita il Miur e l’Invalsi ad una salubre pausa di riflessione, prima di rischiare di andare a sbattere. 
Il segretario Nazionale Cisl scuola, Francesco Scrima, fa anche notare che la "scuola estiva di valutazione" programmata di recente dall’Invalsi è un’iniziativa affrettata e inopportuna. la FGU-Gilda degli Insegnanti rimane fortemente critica rispetto alle scelte politiche in tema di valutazione fatte dal nuovo Governo in continuità col precedente. In particolare, per la parte tecnica, preoccupa il meccanismo che rischia di diventare un ulteriore aggravio di lavoro burocratico per chi insegna, si pensa al tempo lavorativo per compilare tante carte per giustificare il processo, togliendo tempo e spazio all´attività professionale principale degli insegnanti: cioè insegnare, appunto. 
Si tratta di una vera e propria molestia burocratica, che viene fatta rientrare nella specificità della funzione docente e quindi nemmeno retribuita. La Uil scuola, assume una posizione d’attacco riferendo: “ va rivista la governance dell’Invalsi. Si rischia la rottura tra scuola e istituto di valutazione”. La Uil scuola, unitamente a tutte le organizzazioni sindacali, ha chiesto la sospensione dell’intera iniziativa a partire dalla sessione preselettiva, l’avvio di un confronto che delinei con precisione un impianto ritenuto utile per le scuole. 
Anche il M5S si dichiara fortemente contrario al sistema di valutazione riferito alle scuole, lo definisce un sistema coercitivo e burocratico, basato su un modello aziendalistico e verticistico della scuola. Si tratta di un sistema di valutazione fallimentare che produrrà solo effetti negativi a partire proprio dall’apprendimento degli alunni. 
Si rischia un invasione di campo sulla libertà d’insegnamento e la legittima autonomia dei docenti. 
Nonostante le critiche a questo sistema di valutazione e alle procedure in atto per renderlo esecutivo con il prossimo anno scolastico, il Miur e l’Invalsi non si fermano.