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Soddisfazione per il ritiro dell’emendamento sul concorso straordinario bis

L’emendamento di Fratelli d’Italia che voleva modificare il concorso straordinario bis scuola ha terminato la sua corsa.

Il Comitato “Nessun precario resti escluso” è soddisfatto dell’esito, riconoscendo che è prevalso il buon senso tra i parlamentari.

L’emendamento al DL Aiuti quater n. 176/2022 presentato dai senatori di Fratelli d’Italia BUCALO, IANNONE, MARCHESCHI, GELMETTI, AMBROGIO, MENNUNI, NOCCO, che intendeva istituire graduatorie di merito a esaurimento per gli iscritti al concorso straordinario bis scuola, è stato ritirato e riformulato in un ordine del giorno che impegna il Governo a valutare l’opportunità di prevedere nel prossimo provvedimento utile una serie di modifiche al concorso Straordinario bis.

Vogliamo ricordare le disparità di trattamento che tale emendamento, se approvato, avrebbe comportato per i precari che non hanno potuto iscriversi al concorso Straordinario bis o si sarebbero iscritti in ragione delle nuove condizioni che si intendevano applicare?

In uno Stato di diritto non è ammissibile assistere al totale stravolgimento di un bando di concorso.

Il concorso in questione era nato per coprire solo posti residui da procedure concorsuali precedenti e, a seguito dei cambiamenti richiesti, sarebbe stato modificato nella forma e nella sostanza fornendo la possibilità di abilitarsi e di essere assunti per il solo fatto di essersi iscritti e presentati davanti a una Commissione d’esame, senza una effettiva selezione.

Dov’è la certezza del diritto? E il merito?

Desideriamo chiarire, in risposta ai proclami entusiastici di alcuni esponenti di Fratelli d’Italia circa la presunta vittoria riportata, che un ordine del giorno è un atto di invito e raccomandazione del Parlamento verso il Governo, non ha alcuna forza di legge. Pertanto la responsabilità dell’eventuale intervento sarà del Governo, dopo scrupolosa valutazione della sua opportunità.

L’ordine del giorno in questione riporta, difatti, testualmente l’espressione: “…impegna il Governo a valutare l’opportunità di prevedere nel prossimo provvedimento utile…”.

Ciò NON significa che saranno apportate modifiche al concorso in questione, bensì che la questione è demandata all’esame del Ministero dell’Istruzione e del Merito, che avrà il compito di riflettere sui motivi per cui gli iscritti a quel concorso dovrebbero prima o poi essere assunti per il solo fatto di essersi iscritti e presentati.

Il Comitato “Nessun precario resti escluso”

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