Dottorato honoris causa in Psicologia dello Sviluppo e della ricerca educativa a Sofia Corradi, è questo il riconoscimento conferitole lo scorso martedì 20 aprile dall’Università di Roma La Sapienza, per il ruolo da lei svolto nella creazione del Programma Europeo di mobilità Erasmus che dal 1987 ad oggi ha coinvolto numeri enormi di giovani e studenti. Corradi, che aveva conseguito la laurea in giurisprudenza proprio nello stesso ateneo romano, è universalmente nota come colei che ha promosso e poi creato il progetto di mobilità per gli universitari. Il riconoscimento è stato conferito a Sofia Corradi per essere stata l’ideatrice del progetto per la mobilità degli studenti tra le università europee, che ha consentito a studenti di tutta Europa di scambiarsi esperienze e conoscenze, ideato da una donna italiana, così come ha commentato l’evento la rettrice de La Sapienza Antonella Polimeni.
L’idea era nata dopo che Sofia Corradi era tornata da un soggiorno di studio alla Columbia University, durante il quarto anno di Giurisprudenza, in qualità di vincitrice di una borsa di studio Fulbright, offerte per intraprendere programmi di specializzazione post-laurea, soggiorni di ricerca e periodi di insegnamento presso atenei e centri di ricerca in Italia e negli Stati Uniti. Sofia Corradi, che aveva per un anno accademico frequentato l’università nordamericana, specializzandosi in Diritto Comparato, scoprì in prima persona che il titolo da deli conseguito non poteva essere riconosciuto.
All’epoca, negli anni Sessanta, il primo ostacolo che lei in prima persona dovette affrontare fu proprio quello del riconoscimento del titolo conseguito all’estero. Corradi in quegli anni ha condotto una battaglia in Italia perché chi studiava all’estero potesse avere la convalida dei propri percorsi e finalmente nel 1987 all’interno dell’Unione Europea venne inaugurato il programma Erasmus, ancora oggi considerata a livello mondiale l’esperienza di mobilità educativa più importante. Corradi partì dagli studi universitari, per cui sin dall’inizio il programma europeo consentiva loro di trascorrere uno o due semestri in un ateneo europeo, con il pieno riconoscimento dei titoli.
L’impegno di Sofia Corradi si traduce oggi, dopo quasi 35 anni, in una promozione dei valori europei e universali, che attraverso le esperienze di studio all’estero, non più solo per gli universitari, creano le condizioni per una cittadinanza attiva e partecipativa per tutto il corso della vita. Il programma Erasmus prevede, dal 2014, la possibilità per scuole e associazioni, sportive e di volontariato di accedere a dei fondi comunitari per poter svolgere attività di studio e formazione in uno dei 27 paesi dell’Unione, e in altri paesi partner.
Il Programma è ora in una nuova fase, nel settennio 2021 – 2027 e proprio nelle prossime settimane scadranno i termini per le scuole che vorranno presentare la propria candidatura a progetti di mobilità.
A Sofia Corradi devono il riconoscimento generazioni di studenti e studentesse, che proprio grazie alla partecipazione ai progetti internazionali hanno cambiato i propri orizzonti, arricchito la propria vita in termini di valori. Il riconoscimento che le è stato dato in questi giorni coincide anche con il 718esimo anniversario della fondazione dello Studium Urbis, oggi La Sapienza.
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