Il ministero dell’Istruzione ha istituito un tavolo tecnico permanente per definire le regole e i formati per l’interoperabilità tra i sistemi informatici delle scuole italiane. Il protocollo di intesa è stato firmato tra il Miur e Assoscuola, associazione che raggruppa le aziende fornitrici di software per le scuole di ogni ordine e grado, il 10 agosto scorso.
Scorrendo la nota di Assoscuola, che a distanza di un mese rende pubblico l’avvenuto accordo, si apprende che l’iniziativa “segna un passo storico nei rapporti tra Ministero e aziende fornitrici di software che coprono il 95% delle scuole del secondo ciclo ed oltre il 54% delle scuole del primo ciclo e complessivamente il 70% delle scuole Italiane”.
I programmi applicativi delle aziende private sono già dotati delle recenti novità normative in materia di spending review. Lo stesso non si può dire, invece, dei quasi 10mila istituti scolastici, che da alcuni giorni stanno valutando proprio come introdurre registri elettronici e pagelle on-line previsti dalla stessa legge approvata dal governo Monti questa estate, senza incappare nei limiti previsti per tutelare la privacy e di recente ricordati dal Garante attraverso un dettagliato decalogo.
I programmi applicativi delle aziende private sono già dotati delle recenti novità normative in materia di spending review. Lo stesso non si può dire, invece, dei quasi 10mila istituti scolastici, che da alcuni giorni stanno valutando proprio come introdurre registri elettronici e pagelle on-line previsti dalla stessa legge approvata dal governo Monti questa estate, senza incappare nei limiti previsti per tutelare la privacy e di recente ricordati dal Garante attraverso un dettagliato decalogo.
Commentando l’accordo, il presidente di Assoscuola, Giancarlo Delli Colli, ha sottolineato che “il libero mercato e l’autonomia scolastica hanno garantito in tutti questi anni una elevata innovazione tecnologica, l’alta qualità dei prodotti e dei servizi, i costi fortemente contenuti e la soddisfazione degli operatori. Le aziende vogliono contribuire al cambiamento e allo sforzo che il Paese sta affrontando e diamo atto al Ministro Profumo, con questo protocollo d’intesa che riconosce e valorizza il libero mercato salvaguardando occupazione e innovazione, di avere posto, finalmente, una inversione di tendenza nelle politiche ministeriali”.