L’ex docente Roberto Vecchioni, com’è noto, è salito sul palco del Festival di Sanremo 2024, nel corso della serata cover, in coppia con il giovane cantante Alfa, 24 anni. I due hanno duettato sulle note della canzone di Vecchioni “Sogna, ragazzo, sogna“, brano che è stato anche registrato dai due.
I due sono stati ospiti a RTL1025. Ecco le parole di Alfa sul professore: “L’importante è essere originali, me lo ha insegnato lui. Si è fidato di me. A Sanremo ero molto teso ma lui mi dava validi consigli, mi ha detto che cantare a occhi chiusi è come baciare”.
Ed ecco il commento dell’80enne: “Ho trovato quello che aveva scritto nel finale, è stato bravissimo, è entrato nella parte e sembrava una canzone sua. La parte rappata sua è un valore aggiunto, ha dato un significato di passaggio di consegne tra una generazione e un’altra. Merito suo. Credo che lui sappia muoversi in ogni situazione. I ragazzi di oggi? Sognano le cose che sognano anche i grandi: che ci si capisca di più, che si guardino gli altri. I ragazzi di oggi sono come quelli di ieri, non c’è differenza”.
Alfa è spesso visto come un’alternativa alla sua generazione, lontano dall’universo dei trapper: “Io sono tutt’altro che risolto, ma ho un approccio diverso. Sono una persona che soffre e ha ansia come tutti, ma dopo il Covid ho avuto un modo di reagire diverso. Penso che ci sia tanto egocentrismo, le persone non riescono a uscire dai propri pensieri. Io per crescere in primis ho iniziato a osservare, essendo un timido”.
“Anche io ho sofferto di depressione dopo il successo improvviso delle prime canzoni. Ma ho trovato un modo di rimanere normale, mi sveglio ogni mattina grato alla vita perché faccio lavoro dei miei sogni. Sono grato a prescindere se le canzoni vanno bene o male. Io sono uscito da una certa logica, fare i numeri era il mio modo di esistere prima, ma col Covid si è fermato tutto. Oggi la musica ha il problema dell’estetica, la musica è solo estetica, l’occhio è più soddisfatto dell’orecchio. Io non voglio essere ‘cool’, io voglio essere l’’anticool’. Mi sono stancato di questi progetti che pensano solo ai vestiti, servono le canzoni per costruire una carriera. Devo molto ai miei genitori dal punto di vista pedagogico, mi hanno insegnato ad amarmi, così sei meno soggetto agli urti della vita”, ha concluso.
Sulle note di “Sogna ragazzo sogna” abbiamo assistito a un viaggio generazionale bellissimo: la complicità tra docente e studente. Proprio il cantautore ed ex docente aveva raccontato di aver scritto quella canzone dedicandola ai suoi studenti e oggi, dopo tanti anni, arriva la risposta. Infatti, Alfa ha deciso di dare un finale alla canzone, rispondendo al prof con le sue strofe così da concludere un cerchio. Tutto ciò è valsa la standing ovation dell’Ariston.
E al mondo della scuola quel messaggio è arrivato. Infatti, tra i tanti ad aver condiviso il duetto c’è anche il prof Sandro Marenco che sul proprio profilo Instagram ha commentato commosso: “Grazie prof Vecchioni e grazie Alfa per avermi fatto vedere la mia scuola, quella che tanti insegnanti come me, come noi e tanti alunni come te, come voi, costruiscono ogni giorno”.
Come riportano Rtl1025 e Vanity Fair, il cantante, noto per la sua positività e solarità, qualche giorno fa ha parlato brevemente della sua esperienza a scuola. “Qualunque sia il vostro sogno, andatevelo a prendere. Ve lo giuro, si può fare. Io non parlavo a scuola, ero così timido che non riuscivo a parlare. E oggi canto al Forum di Assago. Spero che la mia storia vi possa ispirare, qualunque sia il vostro sogno, si può fare. Non vi chiedo di sognare in grande “, questo il messaggio ai tantissimi giovani presenti.
“C’è tanto nero fuori, ma non qui, qui dentro vedo tanto giallo. Cercate di essere la migliore versione di voi stessi”, ha aggiunto Alfa.
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