Dopo il Covid-19 nulla tornerà come prima, come quasi tutti ritengono, ed anche la scuola italiana sarà diversa.
Tante sono ancora le domande sul tappeto, ma al momento senza risposta.
Se la comunità scolastica è costituita da persone che pensano e cercano il miglior bene per gli studenti ecco alcuni suggerimenti che tendono a “riscrivere la storia”, a “scrivere diritto su righe storte”, a cogliere dal negativo del blocco della pandemia un’opportunità di rinascita e di rinnovamento.
Come diceva il filosofo tedesco George Christophe Lichtenberg “Io non so se le cose andranno meglio, quando andranno diversamente, ma una cosa è certa: andranno diversamente”.
Saranno pronti gli operatori scolastici a rendere la scuola diversa, nuova, efficiente?
Nei prossimi quattro mesi estivi che ci separano dall’inizio del nuovo anno scolastico 2020-2021 e dalla ripresa delle attività didattiche, occorre preparare e predisporre il necessario per l’avvio.
Nell’intento di sognare una scuola nuova, proviamo ad immaginare ed a preparare il primo settembre 2020 che è già alle porte.
SCUOLE
I locali scolastici sono stati igienizzati?
Occorrono distributori di gel igienizzanti all’ingresso della scuola, nelle aule e nei corridoi dei diversi piani; dispositivi di protezione per il Personale.
Le scuole dovranno essere dotate di termometri ad infrarossi, funzionali per le emergenze e gli accertamenti di primo controllo.
DOCENTI E PERSONALE
I docenti iniziano a venire a scuola.
Sono state fatte le nomine dei nuovi docenti in sostituzione dei pensionati?
L’organico è completo, oppure occorrerà ancora attendere giorni, settimane e mesi prima di completare l’assegnazione delle cattedre?
L’organico del personale ATA non va conteggiato al minimo, ma intensificato o raddoppiato.
Com’è avvenuto in un momento di emergenza, quando sono stati inviati in ospedale tutti i medici neolaureati senza abilitazione, nella medesima emergenza della scuola italiana, che affronta mille difficoltà, perché non assicurare a tutti i docenti precari con tre anni d’insegnamento e quindi in possesso d’indicative esperienze didattiche di essere ammessi in ruolo e assicurare così un inizio regolare dell’anno scolastico?
ALUNNI E NUOVO REGOLAMENTO
Occorre modificare il regolamento della scuola ed inserire la clausola che quando un alunno ha la febbre, deve restare a casa e non può andare a scuola.
Questa norma comporterà la modifica del conteggio delle assenze sia per gli studenti, che per i docenti che a loro volta non devono andare a scuola con la febbre, cosa che tanti, eroicamente finora hanno fatto per non creare disguidi all’organizzazione scolastica.
Dovrebbero essere riviste o abolite le viste fiscali e ancor peggio la trattenuta per le assenze ai docenti in caso di malattia.
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