Come è noto, nei giorni scorsi a Pedara, un paesino dello Hinterland catanese, il preside del locale istituto comprensivo è stato aggradito da due individui dentro la presidenza della scuola: atto ignobile contro il quale tutto il mondo della scuola esprime sdegno, come ha pure fatto la Disal, Dirigenti Scuole Autonome e Libere, che ha così commentato: “Un fatto intimidatorio in piena regola che va, innanzitutto, denunciato e stigmatizzato senza attenuanti”. “Un episodio che accade in un momento – afferma Ezio Delfino presidente di Disal – in cui l’azione dirigenziale viene, sotto certi aspetti depotenziata degli strumenti necessari a svolgere il proprio ruolo, così delicato e decisivo, dall’altro sminuita nell’opinione pubblica della sua funzione di autorevole guida e sintesi formativa”.
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“Il fatto accaduto – osserva ancora Delfino – riguarda l’intera realtà scolastica e la comunità civile di quel territorio: ogni componente di una comunità scolastica, infatti, la costituisce e la rappresenta, e colpire uno dei suoi rappresentanti è ferire la vita e l’esperienza di tutta quella scuola”.
La Disal auspica quindi che le autorità “intervengano con sollecitudine e determinazione a individuare autori ed eventuali mandatari di tale riprovevole azione e che tutte le Istituzioni siano solerti nel tutelare il rispetto per la scuola e la funzione direttiva”.
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