Esprimiamo solidarietà al collega Raimo, sospeso dall’insegnamento per tre mesi al 50% dello stipendio, per aver espresso un pensiero critico contro il Ministro Valditara e la sua gestione della scuola.
Raimo ha esercitato un diritto sancito dall’art. 21 della Costituzione per criticare il Ministro dell’Istruzione e del merito.
Noi del Coordinamento lo conosciamo bene e da tempo Valditara: fu l’estensore, ai tempi del riordino Gelmini, del parere favorevole all’abolizione dello studio del Diritto nelle scuole superiori italiane.
Con la motivazione che tanto gli studenti italiani il Diritto e la Costituzione li avrebbero studiati all’Università.
Todos abogados avrebbe commentato l’allora Ministra della Gioventù Meloni.
Raimo è stato sospeso, dice il comunicato dell’USR Lazio, perché le sue dichiarazioni “si configurano come un’offesa che viola i principi fondamentali di rispetto reciproco e dialogo civile”.
Se fosse stato così sarebbero dovute arrivare le querele di Valditara.
Le querele non ci sono perché tanto i giudici sono comunisti?
Più probabilmente siamo alle prove generali dell’Ungheria di Orbàn.
Franco Labella – Coordinamento nazionale dei docenti di Diritto e Economia