“Più lavoro meno sbirri” e “don Ciotti sbirro” sono le scritte tracciate la notte scorsa sul Vescovado di Locri che in questi giorni ospita don Luigi Ciotti, presidente di Libera, per la manifestazione nazionale della Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Il gesto ha suscitato sgomento e rabbia, non solo a Locri.
E già arrivano manifestazioni di solidarietà nei confronti di Don Ciotti e della sua associazione.
E’ di poche ore fa il comunicato con cui Cisl Scuola “esprime un’adesione convinta e attiva alla Giornata della Memoria e dell’Impegno promossa per il 21 marzo da Libera”
“Saremo presenti domani con una nostra delegazione alla manifestazione di Locri – annuncia la segretaria nazionale Maddalena Gissi – ma intanto vogliamo esprimere piena solidarietà a don Ciotti per le scritte minacciose nei suoi confronti apparse sui muri del vescovado e di altri edifici. Massimo sostegno alle forze dell’ordine per la loro azione di contrasto alla criminalità, nella quale non devono mai essere lasciate né sentirsi sole: forte e chiaro dev’essere il sostegno che ricevono da parte dell’intera comunità. La presenza attiva di studenti e insegnanti alle iniziative del 21 marzo sottolinea l’impegno quotidiano della scuola per far crescere intelligenza e coscienza, per formare persone libere e affermare i valori della legalità, della giustizia, della solidarietà”.
“Educazione e istruzione – conclude Gissi – sono per questo risorse decisive per sconfiggere alla radice la non cultura della criminalità”.