La Gilda degli Insegnanti esprime solidarietà al docente Fabio Guarna e a quei pochi che versano nelle sue condizioni (al momento per quanto a nostra conoscenza ne risultano due) che, a causa degli aberranti effetti prodotti dall´algoritmo, sono stati immessi in ruolo in fase C in una classe di concorso di livello retributivo più basso pur essendoci per loro posto per essere assunti in quella di grado superiore nella stessa prima provincia richiesta all´atto della domanda.
Il prof. Fabio Guarna, dopo avere presentato domanda per l´immissione in ruolo, nonostante si sarebbe trovato al 15esimo posto nella prima provincia indicata (Catanzaro) con 30 posti disponibili nella classe di concorso A019, è stato assunto a tempo indeterminato secondo le indicazioni dell´algoritmo in una materia dal trattamento economico più basso (circa 150 euro in meno al mese) come Insegnante Tecnico Pratico.
Il docente è stato costretto ad accettare la proposta di assunzione come ITP perché, in caso di rinuncia, sarebbe stato escluso dal piano di assunzioni e non gli sarebbe stata offerta la possibilità di immissione nella classe di concorso dal trattamento retributivo più alto. In sostanza, utilizzando il criterio stabilito dalla legge 107/2015 per le graduatorie nazionali in una graduatoria provinciale (la prima provincia) che non contemplava peraltro casi simili mettendo in relazione graduatorie dal profilo giuridico e trattamento economico diverso, l´algoritmo stabiliva che 114 punti in una materia tecnico pratica erano maggiori di 55 punti in una graduatoria per docente laureato. Gli effetti dell´immissione in ruolo per Guarna si sono rivelati dannosi anche per i suoi potenziali allievi perché sono stati assunti docenti in materie giuridiche con un punteggio minore del suo e quindi con meno titoli ed esperienze.
Dopo avere superato il periodo di prova in una scuola dove la sua materia non era neanche nell´orario curricolare, si è scoperto che per l´anno successivo nello stesso istituto, benché fosse stato richiesto, il posto di ITP non era disponibile e ne veniva assegnato uno in materie giuridiche. Inoltre, quanto al piano di mobilità territoriale dai posti disponibili per l´assegnazione definitiva, è possibile osservare che se fosse stato assunto come insegnante di materie giuridiche, l´insegnante avrebbe avuto molte più chance di rimanere nella sua regione mentre come ITP, essendo i posti disponibili pari a zero, non avrà alcuna possibilità di restare.
Il prof. Guarna sarebbe potuto restare vicino ai propri familiari (due figli) se gli fosse stata consentita la mobilità professionale, ma ciò non è accaduto perché i sindacati firmatari del contratto per la mobilità (e non la GILDA) e i funzionari non hanno preso in considerazione la proposta-salvagente, sostenendo che per chiedere la mobilità professionale era necessario superare il periodo di prova. Guarna, dunque, è stato declassato (l´espressione è riferita al profilo giuridico e al trattamento economico inferiore per il posto in cui è stato assunto) e allontanato con il piano di mobilità da casa.
Il docente ha fatto ricorso al giudice del lavoro ma è noto che i tempi della giustizia sono lunghi e pertanto sarebbe auspicabile un intervento immediato da parte del MIUR, i cui uffici che fanno capo al Sottosegretario Faraone sono a conoscenza del problema ma al momento non hanno preso alcun provvedimento.
Il fatto è apparso sugli organi di informazione nazionale (riviste specializzate, Corriere della Sera, GILDA TV) e giace da dicembre un´interrogazione parlamentare del senatore Nicola Morra rivolta al Ministro Giannini che ancora non ha risposto.
La Gilda nazionale pertanto stigmatizza il silenzio del Ministro Giannini, invitandola a rispondere e a trovare una soluzione, e chiede un incontro con gli uffici del Ministero.