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Solo 3 famiglie su 10 credono a un futuro migliore per i propri figli

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April 23, 2025

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Secondo un articolo pubblicato da Vita.it, le famiglie italiane, di fronte alle disuguaglianze sociali, alle discriminazioni di genere,  alle difficoltà per avere casa, alla carenza dei servizi sanitari, all’aumento della povertà sono indotte a pensare che  il mitico ascensore sociale, su cui tanta parte della società italiana ha puntato negli anni scorsi il proprio futuro, si sia irrimediabilmente rotto. 

Infatti solo 3 italiani su 10 sono “convinti che i propri figli possano aspirare ad una posizione sociale migliore e 6 su 10 si collocano nella parte inferiore della “piramide sociale”.

A dirlo il “Report FragilItalia Disuguaglianze sociali e ascensore sociale, realizzato dall’Area Studi Legacoop in collaborazione con Ipsos”.

Per gli esperti,  oltre ai motivi prima accennati, il dato forse “più preoccupante, tuttavia, riguarda le prospettive future se, nel ceto popolare, la quota di chi crede che i figli peggioreranno la propria posizione sociale è cresciuta di quindici punti in soli tre anni”.

Inoltre, relativamente alle fratture sociali più significative al  primo posto c’è la frattura tra ricchi e poveri, indicata dal 66% (5 punti in più), seguita da quella tra onesti e furbetti al 62% (1 punto in più), tra il popolo e le élite al 59% (+ 3), tra lavoro stabile e lavoro flessibile, tra italiani e immigrati, tra equità e disuguaglianza, tutte e tre al 49% (in crescita di 3 punti le prime due, di 4 punti la terza), tra le tasse e la libertà al 46% (+ 4), tra democrazia e poteri forti al 46% (+3), tra lavoratori e datori di lavoro al 45% (+3), tra diritto alla salute e imposizioni relative alla salute al 42% (+6).   

Quanto alla collocazione nella “piramide sociale” del Paese in base al reddito e alle condizioni di vita, il 41% degli interpellati ritiene di appartenere alla parte superiore: il 34% al ceto medio (7 punti in più rispetto a tre anni fa) e solo il 7% alla upper class (+1); di contro, ben il 59% degli interpellati si colloca nella parte inferiore della scala sociale.

Ma forse il punto nodale del sondaggio sta nel fatto che nel  ceto popolare cala di 10 punti, rispetto agli anni scorsi, la percentuale di chi esprime aspettative di miglioramento per i figli, che passa dal 37% al 27%; e cala di 5 punti, passando dal 40% al 35%, anche la quota di chi pensa che potranno mantenere la stessa posizione. 

Ma il dato che più colpisce nel ceto popolare è l’aumento di 15 punti, dal 23% al 38%, di chi ritiene che i figli scenderanno più in basso rispetto alla posizione sociale della famiglia di origine.