Nel 2015 gli studenti con un’occupazione sono appena 75 mila, il 2% del totale di chi è impegnato in percorsi formativi tra i 15 e i 24 anni: lo dice Istat.
In 10 anni il numero di chi riesce a portare avanti studio e lavoro si è dimezzato (-51% sul 2005) e ancora più forte è la discesa rispetto al picco registrato nel 2008 (-60%). Eppure negli anni gli studenti sono via via aumentati, avvicinandosi nel 2015 ai massimi (3 milioni 714 mila studenti).
Diminuiscono sia i disoccupati (pari a 39 mila, -31% in 10 anni), sia gli inoccupati, mentre tra gli studenti aumentano gli inattivi veri e propri, che non hanno né cercano un’occupazione (3 milioni 476 mila, mai stati così tanti).
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Stesso discorso anche se si guarda alla fascia tra i 20 e i 24 anni, dove dovrebbero trovarsi gli universitari che si pagano gli studi lavorando, magari con un part time.
Tra loro gli studenti lavoratori in dieci anni si sono ridotti del 46% (a 64 mila da 119 mila) e il ribasso diventa ancora più drastico facendo il confronto con il 2008 (-57%). Allargando il range agli under30, il numero assoluto di chi lavora e studia insieme sale (166 mila tra i 15 e 29 anni) ma rapportando il dato agli anni passati sempre di caduta si tratta (-41% in 10 anni e -51% dal valore massimo).
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