Categorie: Personale

Solo in Italia gli stipendi bloccati

Mentre nella maggior parte dei paesi Ue, dopo gli anni della crisi, lo  stipendio dei docenti aumenta, in Italia continua a restare bloccato. E come mai, si dirà? Misteri della politica italiana, immersa negli scandali, nelle tangenti e negli scambi di favore.  Tuttavia il rapporto annuale di Eurydice non ammette di tergiversare, visto che la sua funzione è proprio quella di monitorare i sistemi educativi europei.

Nel 2014/2015, spiega lo studio, la maggior parte dei paesi ha registrato un aumento negli stipendi degli insegnanti rispetto al 2013/2014, citando tra le ragioni principali riforme salariali e aggiustamenti al costo della vita.

Croazia, Slovacchia e Islanda, per esempio, hanno effettuato riforme nel sistema di retribuzione, mentre in Spagna sono aumentati i supplementi eliminati o ridotti negli anni precedenti. In Lussemburgo, Repubblica ceca, Romania e Malta hanno alzato sensibilmente gli stipendi dei dipendenti pubblici, in cui rientrano anche gli insegnanti, al contrario di un’altra decina di Paesi, invece, che li ha aumentati al minimo e sino a un massimo dell’1%, anche se con cambiamenti non significativi. Questi sono Belgio, Irlanda, Francia, Polonia, Finlandia Gran Bretagna e Montenegro. Unica ad avere visto ancora lo scorso anno un taglio agli stipendi dei docenti è la Serbia, paese candidato all’adesione Ue.

Solo sei Paesi, tra cui L’Italia, invece, applicano ancora il congelamento dei salari: Grecia, Cipro, Lituania, Slovenia e Liechtenstein.

Il rapporto contiene numeri poco lusinghieri per la nostra scuola.

Lo stipendio di un insegnante italiano va da un minimo di 23.048 euro lordi nella scuola primaria e dell’infanzia, ad un massimo di 38.902 euro nella secondaria di secondo grado.Tutti compensi che al netto si riducono di circa la metà (difficile superare i 1.800 euro al mese). Soprattutto, compensi che sfigurano al confronto di nazioni come la Spagna dove un insegnante può guadagnare fino a 46.513 euro, o come la Francia che retribuisce fino a 47.185 euro, mentre in Germania addirittura fino a 70mila euro. Eurydice ci colloca nella fascia centrale della classifica degli stipendi: lontanissimi dai miseri 6mila euro dei prof della Bulgaria, ma anche dai 141milaeuro di quelli del Lussemburgo, in testa alla particolare graduatoria. 

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Landini (Cgil) boccia la Legge di Bilancio: toglie scuola e sanità, non tocca gli evasori, apre ai condoni

La legge di Bilancio è iniqua: toglie alla spesa pubblica, quindi a scuola e sanità,…

17/11/2024

La Cgil per il diritto allo studio in Sicilia. Evento Palermo il 19 novembre

La Cgil Sicilia organizza un evento per il 19 novembre a Palermo, presso l’istituto superiore…

17/11/2024

Lo studio rende liberi, nella Giornata Internazionale degli studenti è bene ricordarlo. Valditara: siate sempre consapevoli dei diritti e doveri

Domenica 17 novembre si celebra la Giornata Internazionale degli Studenti, un appuntamento storico che rimarca il…

17/11/2024

Middle management: il 18 novembre convegno di studio Palermo, interviene la sottosegretaria Frassinetti

Middle management. Impatti sulla qualità dell’istruzione è il titolo del seminario in programma il 18…

17/11/2024

Giovani allo sbando traditi dall’indifferenza della società

I giovani sono sempre più arrabbiati e insoddisfatti, manifestando una ribellione interiore che spesso non…

17/11/2024

Docente di sostegno aggredita: ma perché siamo arrivati alla “giustizia fai da te”, in perfetto stile far-west?

Nella vicenda della docente di sostegno aggredita da 30 genitori in una scuola di Scanzano…

17/11/2024