Come se non bastassero gli inconcepibili ritardi sugli esiti della mobilità di 30mila docenti della scuola dell’infanzia e primaria, adesso scoppia anche la grana degli stipendi di una parte dei docenti neoassunti nell’anno 2015/16 che non hanno trovato l’accredito nel loro conto corrente alla fine di luglio.
La denuncia parte dal Fatto Quotidiano. Si tratta infatti di quei docenti che sono stati assunti a tempo indeterminato dalla Legge 107 nel mese di novembre 2015 (la cosiddetta “decorrenza giuridica“) e che, poiché stavano già svolgendo un contratto di supplenza fino al 30 giugno, hanno giustamente preferito differire la loro presa di servizio nel contratto a tempo indeterminato al 1° luglio 2016 (per ciò definita la “decorrenza economica“), come la legge consentiva loro. Si tratta di 22mila docenti di questi, 4mila docenti hanno effettivamente preso servizio al 1° luglio e hanno visualizzato il cedolino regolarmente il 15 luglio e si sono visti l’accredito dello stipendio di luglio nei loro conti correnti il 23 luglio.
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“Il problema è invece sorto“, spiega Il Fatto parlando con un dirigente Miur, “per quei circa 18mila docenti che sono stati impegnati dopo il 30 giugno negli esami di Maturità di luglio, e che di conseguenza non hanno potuto prendere servizio nella nuova scuola d’assegnazione il 1° luglio ma lo hanno fatto al termine degli esami, intorno al 12“.
Cosa succederà a questi docenti? “Si vedranno accreditare lo stipendio di luglio ai primi di agosto, con un’emissione speciale già avvenuta il 19 luglio“. Speriamo sia così.
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