I risultati dell’autopsia sul corpo di Elia Barbetti, lo studente di 17 anni che nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi è morto precipitando dal sesto piano di un albergo a Milano durante una gita a Expo, confermano che sul cadavere non ci sono segni o traumi diversi da quelli provocati dalla caduta da una grande altezza. Sul fianco dello studente è evidente una lesione compatibile con l’impatto con il muro (alto 3 metri) che divide la proprietà all’interno della quale è stato ritrovato il corpo. L’ipotesi più accreditata, al momento, resta infatti quella che il ragazzo abbia avuto un malore dopo avere assunto alcool e marijuana e sia precipitato affacciandosi dalla finestra coprendo la distanza di oltre 7 metri in un volo a parabola. Saranno eseguiti anche i test tossicologici per accertare la quantità di alcool e il tasso di Thc nel 17enne. Per i risultati bisognerà attendere diversi giorni.
Potrebbe essere stata acquistata a Milano, forse nell’area Expo, la marijuana che il 17enne Elia Barbetti avrebbe fumato assieme a tre compagni di scuola prima di precipitare dal sesto piano dell’hotel di Milano dove alloggiava. Il gruppo infatti, secondo quando è emerso dalle indagini, nel corso della giornata aveva incontrato alcuni amici residenti in Lombardia. L’altra ipotesi è quella che l’acquisto sia avvenuto in Toscana, prima di partire per la gita.
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