L’istituzione scolastica ispira piena fiducia solamente ad un cittadino su tre, mentre appena un anno fa la percentuale era più alta: un italiano ogni due.
A sostenerlo è l’Eurispes attraverso il Rapporto 2008, del quale un’anticipazione, dedicata alla fiducia degli italiani nelle istituzioni, è stata pubblicata il 21 gennaio.
Secondo il sondaggio annuale dell’Istituto di studi politici economici e sociali la credibilità del mondo della scuola sarebbe sempre più in declino: ispira fiducia solo ad un terzo del campione (il 33% appunto), mentre un anno fa, di questi tempi, la percentuale era del 47,1.
La maggior parte dei nostri cittadini (il 46,3%), sempre secondo il Rapporto, sarebbero così oggi orientati ad avere un rapporto di “poca” fiducia verso l’istituzione scuola, a cui va aggiunto un 19% di cittadini che addirittura ammette di non averne “alcuna”.
Insomma, una vera debacle di consensi, probabilmente influenzata da un mix di motivazioni: dal numero ormai incontrollato di casi di bullismo ai risultati sempre più deludenti sulle competenze dei nostri alunni (l’ultimo particolarmente significativo il Pisa-Ocse della fine del 2007); dal mutamento ciclico e frenetico delle strategie che guidano il mondo dell’istruzione fino alla scarsa considerazione generalizzata della società per valori ed istituzioni sino a qualche decennio fa invece veri e propri totem.
E’ soprattutto su quest’ultimo punto che si sofferma l’Eurispes. Il giudizio mediocre espresso dagli italiani verso il mondo della scuola rispecchia in pieno quello per le istituzioni di qualunque genere esse siano: dalle forze dell’ordine alle istituzioni religiose, alla politica.
Unica in controtendenza la magistratura, con fiducia in lieve rialzo ma che non supera comunque il 50%.
Ad aggiudicarsi il primato in termini di fiducia sono le associazioni di volontariato: 71,6% di fiduciosi (il 26,6% molto, il 45% abbastanza): la percentuale è però in calo rispetto a un anno fa (78,5%). Al secondo posto, con oltre la metà di cittadini fiduciosi, i Carabinieri (57,4%) e la Polizia (50,7%). La Chiesa e le altre istituzioni religiose raggiungono il 49,7% di fiduciosi, meno della metà, con una flessione notevole della fiducia rispetto al 2007 (60,7%).
Il 46,3% dicono di fidarsi della Guardia di Finanza. Ottengono ancora meno fiducia le associazioni di imprenditori (23,5%), la Pubblica amministrazione (20%, in calo rispetto al 26,9% del 2007) e i sindacati (19,5%, a fronte del 26,7% dell’anno precedente). All’ultimo posto, e questa non è una sorpresa, i partiti, in cui ripone fiducia solo il 14,1% degli italiani: ben la metà (50,8%) non si fida per niente, il 33,1% poco, il 9,6% abbastanza.
Tale risultato è quasi analogo a quello del 2007 (12,6%), segno che la sfiducia nei partiti ha contagiato i cittadini già da anni e si è poi estesa anche alle altre istituzioni, quasi senza eccezioni.
I personaggi pubblici al di fuori della politica, come Beppe Grillo o anche Nanni Moretti, ottengono in ogni caso maggiori consensi (il 21,6%) rispetto ai politici veri e propri.