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Soluzioni per conciliare attività scolastica con il controllo dell’epidemia

Alcuni giornalisti hanno ventilato l’ipotesi che il rientro a scuola venga posticipato al 18 gennaio 2021.
In Inghilterra, dove già è stata ufficializzata tale misura anche per le scuole primarie, gli insegnanti chiedono che venga prorogata. In Germania, le scuole rimarranno chiuse fino a febbraio. Che a scuola il virus circoli non stupisce e con la variante inglese circolerà ancora di più. Ad aggravare la situazione epidemiologica generale c’è da osservare lo stato di abbandono in cui la scuola versa da anni.
Anche se si apprezzano gli sforzi messi in atto dal Ministero dell’Istruzione per mettere in sicurezza le scuole italiane, stanziando fondi anche per interventi di edilizia leggera, rimangono alcune grandi criticità. Tra queste il fatto che nella scuola primaria, nella maggior parte dei casi, il pasto venga consumato nelle aule, le stesse che spesso non sono a norma rispetto alla superficie e numerosità degli alunni, figurarsi per il distanziamento covid! 
Per Natale era possibile pranzare solo con i congiunti per evitare un procedere dei contagi, ma, ritornando a scuola, sarà possibile mangiare in 25 in un ambiente che con difficoltà si riesce ad areare, perché i bambini hanno freddo! 
Sembrerebbe che il turno di vaccinazione per gli insegnanti che non hanno patologie arriverà verso aprile, ma fino ad allora permarranno le criticità di spazi e areazione evidenziate e sarà necessario avere un’attenzione massima sulla salute dei lavoratori, soprattutto quelli della scuola dell’infanzia e primaria, che sono più esposti viste le condizioni attuali. 
Nascono petizioni online di insegnanti che chiedono di non tornare in presenza, vista la situazione precaria che vivono e molti genitori temono il rientro dopo le vacanze.
Se è vero che si rientrerà il 18 gennaio per ogni ordine e grado, allora si utilizzi questo tempo per organizzare le scuole e si garantisca la sicurezza anche nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado con classi dimezzate e alternate in due turni antimeridiano e pomeridiano, evitando così la mensa. 
Il Coordinamento Nazionale Scienze della Formazione Primaria chiede tutto questo al Ministero, ai sindacati, alla politica, oltre all’utilizzo della mascherina anche in posizione statica, ormai recepito con successo, nonostante un diverso avviso all’inizio dell’anno scolastico. 
La situazione si fa sempre più delicata anche se si comincia a vedere qualche barlume di speranza.
È fondamentale attuare tutte le soluzioni possibili per conciliare l’attività scolastica con il controllo dell’epidemia.

Coordinamento Nazionale
Scienze della Formazione Primaria Nuovo Ordinamento

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