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Sondaggi impietosi: il Centrodestra vincerebbe. Il parere di Cacciari

Secondo alcune simulazioni fatte, relative ai collegi uninominali, il Pd, dopo lo strappo con Calenda, rischia fortemente di perdere sedici seggi e senza Verdi e Sinistra Italiana perderebbe 14 collegi.

In altre parole, secondo questi sondaggi, i centrodestra vincerebbe le politiche del 25 settembre,  con il partito di Giorgia Meloni in cima a tutti i sondaggi con più del 23 per cento delle preferenze, ottenendo dunque anche la presidenza del consiglio dei ministri. E ancora. L’assenza di Azione dal campo del centrosinistra favorirebbe il centrodestra che potrebbe ulteriormente aumentare la raccolta dei voti. Secondo una simulazione di Bidimedia, correndo da solo il Pd si aggiudicherebbe 13 collegi tra Camera e Senato. Calenda punterebbe dritto verso il 10 per cento presidiando il centro e contando di prendere voti da destra e da sinistra, mentre il Movimento 5 Stelle potrebbe restare intorno al 10 per cento.

E su questo scenario alquanto chiaro, seppure ipotetico fino a quando non sapremo i risultati definitivi,  interviene Massimo Cacciari che, nel corso di una intervista a “Affaritaliani”, commenta: “Il risultato di tutto ciò (la rottura dell’accordo fra Calenda e Letta) è che probabilmente il Centrodestra vincerà in tutti i collegi uninominali, poi nel proporzionale vedremo come andrà a finire. E’ un sistema elettorale pazzesco, senza alcun senso logico”.

“Certo è che a questo punto -spiega ancora Cacciari- se il Centrodestra non si fa male e si presenta unito in tutta Italia, con candidati conosciuti e buoni, il Pd non vince in nessun collegio, nemmeno nel centro di Bologna. Calenda, magari insieme a Renzi nel terzo polo, potrebbe ottenere un ottimo risultato sottraendo molti voti al Pd”.

“Se il Centrodestra (e gli alleati) sono intelligenti sfruttano al meglio quanto accaduto in campagna elettorale. Attenzione, però, perché mi aspetto che qualcosa salti fuori in campagna elettorale, che dal punto di vista internazionale sarà senza esclusione di colpi. L’Europa non poteva giocarsi la Francia e ora non si può giocare l’Italia“. 

“Non so ancora per chi votare e non so se andrò a votare, valuterà in campagna elettorale. Fondamentale è la scelta dei candidati. Servono personalità molto attrattive per evitare un vero e proprio disastro. Ma sarà molto dura”.

Pasquale Almirante

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