Dopo le festività la scuola ha ripreso in presenza, però convivendo con le tante difficoltà dovute all’esplosione dei contagi da Covid: pensi che sarebbe stato meglio attivare la DaD per tutti per il mese di gennaio o ha fatto bene il Governo a riprendere le attività in classe?
Il nuovo sondaggio della Tecnica della Scuola raccoglie il punto di vista del personale scolastico e delle famiglie sul tema.
Il rientro in classe dopo le vacanze di Natale è avvenuto con non poche difficoltà sul fronte dell’organizzazione scolastica (e delle preoccupazioni), per via della crescita dei contagi che ha avuto, come effetto diretto sulle scuole, una mancanza di alunni (che secondo il ministero è comunque contenuta) e di docenti, al punto che in molte classi è stato complesso trovare i sostituti e le lezioni si svolgono spesso con orari ridotti.
Oltre 2mila dirigenti scolastici, in prima linea, hanno fatto presente questi disagi già prima della riapertura, ma proprio alla luce dei dati forniti dal Ministero dell’Istruzione nella giornata del 19 gennaio (che sembrano smentire i resoconti di vita vissuta del personale scolastico) le loro dichiarazioni (ma anche di altre categorie) sono apparse per certi versi allarmistiche o forse caratterizzate da un eccesso di realismo.
Per il ministero dell’Istruzione, tra l’altro, la situazione è stata sempre sotto contratto: i dati del Mi indicano un numero ridotto di classi in DaD – attorno al 6% – e persino un numero poco significativo di classi con didattica mista, ovvero classi che abbiano il grosso degli alunni in presenza ma almeno uno o due studenti connessi da casa.
Il ministro Bianchi, in audizione alla Camera, per riepilogare i sorprendenti numeri, ha dichiarato: il 93,4 % delle classi è in presenza; di queste il 13,1% con attività integrata per singoli studenti costretti da positività o quarantena a seguire a distanza; le classi in Dad sono circa 6 su 10. Gli studenti – su 7.362.181 – sono per l’88,4 % in presenza. Quanto al personale scolastico sospeso perché privo di vaccino – ha dichiarato Bianchi – si tratta dello 0,9 per cento del totale.
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