Sono più di 1.300 i lettori che hanno partecipato a sondaggio della nostra testata sulla decisione della Commissione Cultura della Camera di non autorizzare lo stralcio dal disegno di legge delle norme sulla assunzioni.
La risposta è inequivocabile: più dell’84% non condivide la decisione della Commissione a vorrebbe quindi che le disposizioni sulle assunzioni seguano un percorso diverso, più rapido.
I motivi addotti dalla maggioranza per respingere la richiesta avanzata dal M5S sono chiari: scorporare le assunzioni impedirebbe di approvare un ddl in cui la soluzione del problema del precariato è funzionale al miglioramento della qualità del sistema scolastico, mentre scorporandola si darebbe l’idea che i due temi possano seguire percorsi diversi e indipendenti.
Insomma l’idea del Governo è: le assunzioni ci vogliono ma devono essere finalizzate a migliorare il sistema e non soltanto ad affrontare un problema di natura occupazionale. Giusta o sbagliata che sia, la valutazione della maggioranza di Governo non è condivisa dalla stragrande maggioranza dei lettori che hanno risposto al sondaggio.
E forse il Ministro e il suo staff dovrebbero riflettere seriamente sulla situazione che si sta creando: le decisioni sulla scuola che il Governo sta assumendo non sono condivise non solo da gran parte del mondo della scuola ma anche da una parte della maggioranza politica che sostiene l’esecutivo.
Delle due l’una: o il Ministro e il Governo non hanno spiegato bene in cosa consiste la riforma (ne è convinta la Giannini che ha detto che quando la riforma sarà capita ci sarà un ampio consenso) oppure davvero molte norme sono discutibili e dovrebbero essere riscritte o addirittura cancellate.
[Sondaggio id=”16″]