I risultati del sondaggio svolto al Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Milano, e riportati da Il Giorno, mostrano una realtà incoraggiante nei confronti dei ragazzi, troppo spesso ritenuti più Lucignolo di quanto in effetti poi non siano.
E infatti i redattori del giornalino della scuola, “Bohème”, che ha pubblicato il sondaggio, scherzano: “Per fortuna possiamo dire che non siamo una scuola di tossicomani”.
E i risultati, svolto tra 548 leonardiani e 377 leonardiane, la maggioranza della popolazione studentesca, parlano chiaro sui temi sottoposti al sondaggio: gradimento della scuola, provenienza e ménage familiare, tendenze politiche, abitudini sessuali, alcoliche e di fumo e passatempi dei ragazzi che ogni giorno varcano la soglia di via Respighi, zona Tribunale.
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Un identikit del leonardiano medio svolto durante le ore di assemblee di istituto in aula di informatica, in perfetto anonimato, nonostante il voto contrario del collegio docenti all’ipotesi che ore di lezione fossero sacrificate per il sondaggio (e infatti i ragazzi hanno optato, con il consenso dell’80% dei rappresentanti di classe, per le ore di assemblea) e qualche perplessità su come ne sarebbe uscita “la reputazione del liceo”.
Se non risulta invece che i leonardiani siano “tossicomani”, viene fuori che non sono neanche discotecari, visto che solo il 3% trascorre notti dance abitualmente il sabato sera. Il 58% non ha mai assunto marijuana e derivati (il 21,7% la fuma occasionalmente o regolarmente). E le droghe pesanti? Nessuna per il 94%. il 62% non fuma tabacco. La metà degli studenti fa uso di alcol al punto di ubriacarsi. Il 5,8% ogni settimana. La maggior parte di ragazzi (68,9%) è favorevole alla legalizzazione delle droghe ma principalmente di quelle leggere (39,1%) o solo a scopo terapeutico (23,1%). Di tutti gli studenti il 66% non ha mai avuto un rapporto sessuale completo e il 13,5% preferisce non rispondere. Della restante percentuale ben il 45,7% ha avuto almeno un rapporto non protetto (e il 6,5% non risponde). Uno dei pochi dati ritenuti “preoccupanti” dal giornalino degli studenti e che deve “essere preso in considerazione anche dall’istituzione scolastica”, in iniziative di “educazione all’affettività, prevenzione…”.
C’è un disinteresse generale per la politica e se il 23% si considera di sinistra, il 6,2% di centro e il 15% di destra, si tende a vedere il liceo caratterizzato da un orientamento politico opposto al proprio. Il 77% è favorevole ai matrimoni gay. Dai più (55,9%), l’immigrazione è percepita come una minaccia per il Paese. La metà dei leonardiani sa suonare uno strumento musicale e il 72,5% legge più di 5 libri all’anno, il 74,3% si ritiene informato su quello che succede nel mondo. Infine, il 40% del Leonardo è cattolico, il 14% si definisce agnostico e il 26% ateo. Tuttavia, il 57% si avvale dell’ora di insegnamento di religione, anche se il 46,8% la ritiene sbagliata o svolta male. Tuttavia l’84,2% è soddisfatto dei propri prof (e il 7,3% non si esprime). “Fortunatamente, la tendenza generale mostra come gli studenti vadano verso una maggiore apertura mentale, piuttosto che verso una radicalizzazione delle idee di partenza e una chiusura nelle proprie convinzioni.
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