La macchina organizzativa per l’investimento di oltre 17 miliardi del Recovery plan è partita: dopo il Consiglio dei ministri del 7 ottobre, che ha fissato la cabina di regia a Palazzo Chigi, è subito partito il toto-spesa.
Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha comunicato che i primi investimenti del Pnrr verranno destinati agli asili nido, nell’ottica di favorire una maggiore uguaglianza di opportunità tra uomini e donne nel nostro Paese. Gli ultimi fondi serviranno per digitalizzare le scuole e per ridurre la dispersione scolastica.
Sei d’accordo con le scelte del Ministero? Indicaci la tua priorità. Cosa metteresti al primo posto?
La Tecnica della Scuola ha individuato alcuni dei possibili interventi, in linea con quelli individuati dal Governo. Ogni lettore potrà individuare quello che per lui è prioritario tra i seguenti:
Ma spieghiamo meglio il progetto del Ministro. Nella giornata del 7 ottobre, in conferenza stampa con il Presidente del Consiglio Mario Draghi, Patrizio Bianchi ha annunciato il suo piano, che consta di 2 ambiti: riforme e investimenti.
I due ambiti di investimento saranno: gli ambienti della nuova didattica; e i contenuti della nuova didattica.
Ecco come verranno ripartiti i primi 5 miliardi (i bandi annunciati entro novembre) secondo il comunicato del Governo:
Con una scadenza meno ravvicinata, ma comunque in stadio avanzato di elaborazione, vi sono i bandi per i progetti per l’innovazione digitale (avviso entro marzo 2022), il piano di estensione del tempo pieno e il piano per la riduzione dei divari territoriali nella dispersione scolastica.
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