Green pass. Cosa dovranno fare i docenti e gli Ata sprovvisti in quanto non vaccinati? Il decreto legge 111 del 2021 prevede di effettuare un tampone ogni 48 ore. A spese di chi? Secondo il Ministero dell’Istruzione i tamponi possono essere gratuiti solo per chi non ha potuto vaccinarsi per motivi sanitari risultando così esente da vaccino anti Covid, mentre i sindacati contestano questa interpretazione che non era presente nel Protocollo sulla sicurezza sottoscritto alla vigilia di Ferragosto. Lo chiarisce il nostro direttore Alessandro Giuliani. Su questo argomento l’incontro Ministero-sindacati del 24 agosto.
La Tecnica della Scuola ancora una volta coinvolge i propri lettori sui temi caldi del mondo della scuola. In questa tornata, chiediamo: sei favorevole o contrario al tampone gratuito per tutto il personale della scuola non vaccinato?
Su questo argomento, la Nota del Ministero allegata al Protocollo precisa che il tampone diagnostico rappresenta uno strumento essenziale per monitorare l’andamento dell’epidemia anche all’interno della comunità scolastica. Pertanto, le scuole potranno utilizzare parte delle risorse assegnate, e in corso di assegnazione, per l’effettuazione tramite le ASL o strutture diagnostiche convenzionate di tamponi nei confronti del solo personale scolastico fragile, dunque esentato dalla vaccinazione. Si è, infatti, inteso promuovere un’azione orientata verso coloro che, non avendo la possibilità di vaccinarsi per motivi certificati di salute, si trovano ad essere privi della primaria copertura vaccinale e, quindi, con maggiore rischio per la diffusione dell’epidemia all’interno delle istituzioni scolastiche.
E il personale scuola non vaccinato per ragioni ideologiche o altro tipo di motivazione? In sua difesa, le organizzazioni sindacali hanno chiesto un incontro urgente per i necessari chiarimenti sulle implicazioni dei provvedimenti e delle note sul rapporto di lavoro e sull’organizzazione della vita delle scuole: il Ministero ha convocato gli stessi sindacati di docenti e Ata per un incontro da svolgersi nella giornata di domani. Mentre martedì toccherà alle organizzazioni rappresentative dei dirigenti scolastici.
Di altro avviso Luigi Berlinguer, come riferisce il nostro vice direttore Reginaldo Palermo. “Ci vuole un atto energico dello stato, del premier, per superare i ritardi, garantire le lezioni in presenza. Bisogna accelerare – afferma l’ex ministro dell’Istruzione – e chi ammicca ai professori no vax non fa altro che politica da strapazzo”.
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