Manca la certezza, ma tutto fa supporre che le cose stiano così: per quanto riguarda la scuola primaria la grande maggioranza delle famiglie italiane desidererebbe che i figli frequentassero il tempo pieno. Una richiesta che per i sociologi non è certo una sorpresa: dietro a questa esigenza ci sono infatti nuclei familiari, in quantità sempre maggiore, con entrambi i genitori spesso fortemente impegnati sul fronte lavorativo. Ed essere obbligati a ”recuperare” il bimbo a scuola all’ora di pranzo, anziché alle 16,30, può mettere in crisi equilibri occupazionali di per sé sempre più difficili.
In attesa tutti questi discorsi teorici si trasformino in realtà (c’è da attendere poco più di un mese, cioè il termine delle iscrizioni al prossimo anno scolastico), a dare manforte a questa convinzione è stato un sondaggio organizzato dalla redazione internet del TG1: alle famiglie è stato chiesto quale orario settimanali si “concilia meglio con le esigenze di una corretta formazione scolastica” a seguito dell’introduzione dell’insegnante “unico di riferimento, che avrà la responsabilità formativa globale dell’alunno”.
Dopo una decina di giorni di giudizi espressi rigorosamente on line i risultati sembrano ormai delineati: il 75.83% predilige le 40 ore (tempo pieno) e il 17.48% le 30 ore (con attività opzionali). Solo l’1.70% si accontenterebbe delle 27 ore ed il 4.71% delle 24 ore. Certo, un sondaggio lascia il tempo che trova. Non si può certo parlare di una ricerca dalla portata scientifica: ma l’imparzialità della testata pubblica che lo ha organizzato e l’impossibilità di replicare la preferenza dallo stesso computer ci sembrano già due buoni motivi per dargli un certo credito.
Naturalmente il risultato pro-tempo pieno non è sfuggito al giudizio dei sindacati, che negli ultimi mesi hanno fortemente osteggiato, a fianco dei docenti e delle associazioni delle categorie del settore, il ritorno al maestro unico. Significativo, in questo senso, il commento di Pino Patroncini, rappresentante storico della Flc-Cgil: “nonostante le bugie della Gelmini, dette per nascondere le magagne della circolare e per edulcorarla con quello che non c’è, – sostiene Patroncini – secondo il sondaggio del TG1 sulle iscrizioni alla scuola primaria gli italiani bocciano il maestro unico e la scuola a 24 ore, scelgono il tempo pieno e le 30 ore e respingono quelli che la Gelmini chiama gli orari base della scuola primaria. Insomma più del 90% boccia la Gelmini e la sua scuola”.
Vedremo nelle prossime settimane se le anticipazioni corrisponderanno ad un incremento della domanda per le 40 ore settimanali. In ogni caso le famiglie non dovrebbero temere alcuna ripercussione: il Ministro Gelmini ha infatti più volte promesso che grazie ai risparmi derivanti dall’abbandono del modulo con tre maestri su due classi avrebbe incrementato il tempo pieno fino al 50% proprio. Quale migliore occasione per dimostrare che la promessa è stata realizzata?