Belgio, Portogallo, Paesi Bassi e Germania in 12 lander, mentre in altri 5 arriva fino a 19 anni: “questi i soli paesi europei dove l’obbligo scolastico arriva fino a 18 anni, mentre nella stragrande maggioranza dell’Unione l’età di uscita dagli studi è fissata a 16 anni, come in Italia.
Un aumento, quello voluto dalla ministra, collegato con la sperimentazione del diploma in quattro anni”: lo scrive Il Sole 24 Ore che fa riferimento al rapporto Eurydice.
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Anche nella ex Repubblica jugoslava di Macedonia, si va a scuola obbligatoriamente fino a 18-19 anni, anche se c’è da precisare che “in questi paesi fra i 15-16 e i 18-19 anni gli studenti hanno la possibilità di frequentare percorsi in alternanza, che combinano corsi scolastici a tempo parziale con corsi part-time nei luoghi di lavoro. In Austria, Polonia e in Inghilterra, dopo la conclusione ufficiale degli studi a 16 anni, gli studenti devono restare comunque nei percorsi di istruzione o formazione fino al compimento dei 18 anni di età” benchè la frequenza a tempo pieno non sia obbligatoria. I ragazzi possono infatti adempiere l’obbligo scegliendo corsi formativi full time o part time oppure percorsi di apprendimento basato sul lavoro.