I lettori ci scrivono

Sono precaria e non ne posso più, lasciatemi sfogare

Questa è una lettera di sfogo che incontrerà parecchie incomprensioni e critiche e, ammesso che venga pubblicata, la scrivo per me stessa, per tenere in memoria ed esprimere tutto il mio dissenso e l’amarezza che provo in questo momento.
Sono una docente precaria, specializzata sul sostegno per la scuola primaria e per quella secondaria di secondo grado, inserita nelle GPS I fascia della provincia di Catania.
In questi anni, l’incontro con bambini e adolescenti è stato uno straordinario viaggio che mi ha sempre ricompensata, ma l’amore per questo lavoro deve tenere anche conto di tutte le ambivalenze e le ingiustizie che fanno parte di ogni mestiere, non solo di quello dell’insegnante. E così che con pazienza e fatica ho saputo trasformare la precarietà di questi anni, l’ansia di fine agosto in attesa delle convocazioni, in opportunità di nuovi incontri, nuove famiglie, nuovi consigli di classe, nuovi dirigenti, nuove sfide, ma soprattutto nuovi occhi!
Avendo accumulato diversi anni di esperienza e anche di punteggio, non credevo che quest’anno mi sarei trovata in questa condizione. Con l’avvento dei corsi abilitanti per l’insegnamento, i cosiddetti 60 CFU, il Ministero preposto avrebbe dovuto fornire ossigeno ai tanti colleghi privi di abilitazione, di fatto questo in parte è avvenuto, ma chi non ha potuto o voluto piegarsi a questo discutibile folle sistema dal costo non esiguo di 2100 euro circa si è ritrovato, come me, in fondo alle graduatorie GPS I fascia in quanto il corso è stato valutato 36 punti.

Non ci vuole uno stratega per comprendere che così siamo tutti obbligati a questo mercimonio. È possibile che una laurea Vecchio Ordinamento venga valutata 3 miserabili punti e un corso abilitante ben 36?
No, caro Stato Italiano, questo non è un sistema efficace per reclutare docenti, ma solo una macchina che produce soldi, che arricchisce le Università private e che mette in competizione migliaia di uomini e donne con la corsa alla raccolta punti e il benestare dei Sindacati.
Questa lettera non è una critica verso i colleghi che hanno ottenuto i 30 CFU, sacrificato tempo, studio e denaro, ma contro un sistema che reputo corrotto e intimidatorio. Sono stanca delle vostre inutili Riforme scolastiche che servono ad allungare la lista dei vari DPCM, Dlgs n° infinito; sono stanca ed è per questo che mi reputo assolutamente indipendente da ogni sigla sindacale; sono stanca degli ultimi Ministri dell’Istruzione che non hanno mai messo piede nella scuola italiana; sono stanca di vedere la scuola trasformata in un’azienda e i dirigenti in manager; sono stanca della disparità di trattamento economico tra i diversi gradi di scuola, andate ad insegnare alla primaria e poi capirete di cosa sto parlando; sono stanca di dovere fare l’ennesimo ricorso per ottenere il bonus docenti; di avere superato due concorsi e restare ancora in attesa; stanca di vedere che eroghiate ancora TFA sostegno in Sicilia quando le graduatorie sono strapiene e cosa ancora più assurda di pagare lo stesso importo per ottenere un secondo TFA, accedendo solo al percorso abbreviato; sono stanca soprattutto di dover dire ai miei studenti dell’Istituto Alberghiero che per il prossimo, ormai alle porte, nuovo anno scolastico, presumibilmente non potrò garantire loro la mia presenza!
Alla faccia della tanto sbandierata continuità didattica!!!

Agata Patti

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