Non verrà soppresso il Ministero dell’Istruzione. Per questa volta è andata bene. Bianchi potrà dormire sonni tranquilli, e con lui i ministri, i funzionari e i viceministri che abbiamo tirato in ballo. Anche tutto il personale della scuola legato a più bande al Palazzo della Minerva potrà stare rilassato: tutto continua senza scossoni di sorta. Perfino i sindacati non avranno motivo di indire scioperi e manifestazioni, sperando pure che il Governo Draghi continui la sua marcia senza sobbalzi e senza intoppi.
Il Primo d’aprile vuole anche questi riti e noi li abbiamo ancora una volta celebrati, sperando nella loro benevola comprensione.
Come di consueto, e da tradizione, il nostro pesce di aprile ha avuto la sua tollerante vittima, questa volta nella forma e nei contenuti del glorioso Ministero e del suo attuale dirigente, Patrizio Bianchi che di buon grado accetterà questa innocente fantasia per giocarci un poco e forse pure per riderci sopra. Ma anche gli altri personaggi coinvolti siamo certi non avranno motivi di contendere se non quelli di sorridere, non di sganasciarsi, ma di considerarlo uno scherzo forse andato a buon fine, benché la data avrebbe dovuto fare riflettere.
A loro dunque chiediamo di non prendersela, nonostante i tempi siano un po’ crudeli, tra pandemia, guerra, inflazione, incertezza nel futuro. Ma tutto ciò non può neanche distoglierci dal lanciare qualche tiro mancino, assolutamente bonario, tanto bonario che fra qualche ora sarà pure scordato.
D’altra parte non è solamente la nostra testata a giocarci col Primo di aprile. Moltissimi sono i giornali che si inventano qualcosa in questo giorno e anche noi l’abbiamo fatto, sicuri che i nostri lettori gradiranno come pure i diretti interessati.
Buon Primo aprile, allora e al prossimo anno, forse.
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