Per non offendere il comune senso del pudore, anche la terminologia con cui si taglia “Spending review” è presa in uso dal vocabolario inglese. Quasi a voler significare che non è il solito iniquo provvedimento italico, ma è un giusto ed equo provvedimento di tipo europeo.
Nulla è cambiato da quando questi provvedimenti venivano presi dal governo precedente, si continua a tagliare linearmente, recuperando risorse con quella linearità che è costata tante critiche a Tremonti.
Con questa spending review tra gli altri tagli verranno riorganizzati alcuni enti importanti per equilibri politici : Cnr, Infn e Ingv e verranno soppressi altri enti culturali ritenuti inutili : l’Istituto nazionale di ricerca metrologica, la Stazione zoologica Anton Dohrn, l’Istituto italiano di studi germanici e l’Istituto nazionale di alta matematica.
Soppressi anche l’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale, quello di astrofisica e il Museo storico della fisica e centro di studi e ricerche Enrico Fermi .
Secondo una logica gerontocratica si mantengono salve le pensioni d’oro sopra i 6000 euro mensili , ma si usa l’accetta su alcuni enti dove esiste un minimo di speranza per lo studio e la ricerca dei giovani.
L’Italia è sempre più un Paese di vecchi potenti che stanno rubando il futuro ai giovani in cerca di riconoscimenti di merito.
Cortocircuito tra politica e scienza
Il provvedimento del governo sulla spending review si presenta, almeno per quanto appare dai contenuti che filtrano sulla bozza del decreto, denso di interventi decisi sulla macchina burocratica dello Stato, per porre fine agli sprechi e renderla efficiente. Tra gli istituti di ricerca che dovrebbero essere sospesi c’è l’Istituto nazionale di astrofisica ( INAF ), nato accorpando i 12 Osservatori astronomici ed astrofisici presenti in Italia, che a quel momento avevano sempre goduto di una completa autonomia gestionale ed amministrativa. Decisioni, per gli addetti ai lavori, poco comprensibili, visto che l’ astrofisica e’ il fiore all’ occhiello della ricerca italiana, con pubblicazioni di prestigio, premi e riconoscimenti internazionali. Comunque sia, il rischio di una possibile chiusura dell’INAF, è reale ed attuabile.
Di contro, dopo la scomparsa del senatore a vita Sergio Pininfarina, il SISA ( Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente ) chiede che venga nominata senatrice a vita, l’astrofisica di fame mondiale Margherita Hack, donna di straordinaria sensibilità, cultura e preparazione.
Il fatto che la Prof.sa Hack sia iscritta al SISA ( come scritto dallo stesso sindacato ) è un elemento marginale rispetto alla contemporaneità degli eventi. L’aspetto principale è la concomitanza della possibile e probabile chiusura dell’INAF, con le ventilate candidature parlamentari, proposte da sindacati scolastici, che potrebbero essere viste, da attenti osservatori, come cortocircuiti istituzionali.
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