“Non riteniamo dunque accettabile, né concretamente motivata, una procrastinazione dell’intervento all’anno scolastico 2019-2020 né riteniamo accettabile che nella scuola pubblica non sia garantita l’assoluta parità di offerta né di rispetto del diritto allo studio, come si sta verificando a causa della disomogenea ottemperanza al dictum giudiziario sul territorio nazionale, dato che in alcune province la seconda ora è già stata ripristinata.
Così si legge sul sito FB, “Salviamo le ore di strumento musicale” , dopo l’audizione svolta al Senato dal sottosegretario all’istruzione.
Frustrazione dunque da parte delle famiglie e dei docenti per una riposta attendista, equivoca e che non dà né prospetta soluzioni certe.
Il punto centrale della questione, si insiste sul sito Fb, resta l’urgenza del ripristino delle ore sottratte all’insegnamento dello strumento nei Licei musicali.
“Se, da un lato, il Sottosegretario assicura l’intenzione di intervenire con la massima celerità, dall’altro sostiene di non poterlo fare prima dell’anno scolastico 2019-2020, poiché si rischierebbe di compromettere il regolare svolgimento dell’anno in corso. Ci risulta, eppure, che in alcune province sia stata ripristinata la seconda ora già per questo anno scolastico”.
Ci permettiamo di dubitare del fatto che non sia possibile, attraverso un intervento politico, tamponare la situazione per l’anno 2018-2019 ripristinando la seconda ora con un incremento dell’organico di fatto, dato che la sentenza del Consiglio di Stato è stata pubblicata ai primi di giungo mentre il parere dell’Avvocatura generale dello Stato risulta pervenuto ai primi di luglio, allorché il ministro Bussetti ad agosto faceva intendere di attenderlo ancora”.
“Il mancato intervento di ripristino nell’immediato- scrivono i responsabili della pagina FB– causerebbe una reiterazione del danno per il secondo anno consecutivo a tutti gli studenti nati nel 2003 e, per un anno, ai nati nel 2004, nonché ai legittimi diritti dei docenti interessati.
In ultimo, si legge sul portale Fb, il Sottosegretario riferisce, in modo non sufficientemente chiaro, che ci potranno essere interventi normativi volti ad aggiornare i quadri orari.
Per rassicurare famiglie e docenti dei licei musicali che si stanno interrogando nel merito, temendo che l’espressione “aggiornamento dei quadri orari” possa intendere una modifica del piano orario, ci aspettiamo, chiedendone rapida conferma, che essa faccia riferimento esclusivamente allo stanziamento, per legge (e quale? La prossima legge di stabilità?), delle risorse necessarie a erogare le due ore di lezione individuale di esecuzione e interpretazione previste dal regolamento vigente.
Il timore di famiglie e docenti è inoltre alimentato dal fatto che il MIUR subordini l’intervento, come affermato ieri in audizione, alle risorse economiche disponibili, in contrasto con il principio ribadito dalla sentenza del Consiglio di Stato.
Lo stanziamento di risorse per stabilizzare definitivamente l’organico di diritto dei licei musicali sulla base del vigente allegato E del DPR 89/2010 sarebbe l’unica proposta accettabile tra quelle formulate dal Sottosegretario durante l’audizione odierna”.
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