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Coronavirus e sospensione attività didattiche, niente lezioni e riunioni collegiali

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In molte scuole hanno indetto, cadendo in evidente errore, un collegio docenti straordinario per il 5 marzo 2020. Essendo state interrotte le attività didattiche e non soltanto le lezioni, vengono interrotte (proprio per la situazione di emergenza) anche le attività funzionali all’insegnamento, ovvero le riunioni collegiali, fino al prossimo 15 marzo.

Sospensione delle attività didattiche

L’art.74 del d.lgs. 297/94 spiega bene che “le attività didattiche”, comprensive anche degli scrutini e degli esami, e quelle di aggiornamento, si svolgono nel periodo compreso tra il 1° settembre ed il 30 giugno con eventuale conclusione nel mese di luglio degli esami di maturità. In tale periodo di attività didattiche i docenti svolgono la loro funzione definita dall’art.395 del Testo Unico. In buona sostanza svolgono, ai sensi dell’art. 28 e art.29 del CCNL scuola, le attività di insegnamento e le attività funzionali all’insegnamento comprese le attività delle riunioni collegiali. Quindi con il termine sospensione delle attività didattiche del DPCM 4 marzo 2020, le attività didattiche comprendono anche i Collegi docenti, i Consigli di classe, i rapporti Scuola-Famiglia e anche gli scrutini, oltre allo svolgimento di attività individuali del docente.

Per cui la sospensione delle attività didattiche, nell’attuale momento di emergenza per la diffusione del coronavirus, comprende il blocco anche delle attività collegiali previste dal piano annuale delle attività e delle attività collegiali straordinarie.

I docenti non svolgono regolare orario di servizio

In regime di ordine della sospensione delle attività didattiche i docenti non hanno obblighi di svolgere il loro regolare orario di servizio e non hanno obbligo di permanere all’interno della scuola dalle ore 8 alle ore 12, come sarebbe stato ordinato da qualche dirigente scolastico. Non è chiaro quali potranno essere gli obblighi, per il fatto che nulla è normato contrattualmente, per la didattica a distanza che le scuole dovranno attivare. Su questo punto si attendono chiarimenti perché il disorientamento è evidente.