Le disposizioni del DPCM 26 aprile 2020, a partire dal 4 maggio 2020 hanno sostituito quelle del DPCM 10 aprile 2020 e saranno efficaci fino al 17 maggio 2020, tra queste disposizioni c’è la proroga della sospensione delle attività didattiche. A partire dal prossimo 18 maggio, forse attraverso un decreto legge, sarebbe prevista una proroga della sospensione delle attività didattiche fino al mese di giugno.
L’art.74 del d.lgs. 297/94 spiega bene che “le attività didattiche”, comprensive anche degli scrutini e degli esami, e quelle di aggiornamento, si svolgono nel periodo compreso tra il 1° settembre ed il 30 giugno con eventuale conclusione nel mese di luglio degli esami di maturità. In tale periodo di attività didattiche i docenti svolgono la loro funzione definita dall’art.395 del Testo Unico. In buona sostanza svolgono, ai sensi dell’art. 28 e art.29 del CCNL scuola, le attività di insegnamento e le attività funzionali all’insegnamento comprese le attività delle riunioni collegiali. Quindi con il termine sospensione delle attività didattiche si sospendono non solo le lezioni in presenza ma anche i Collegi docenti, i Consigli di classe, i rapporti Scuola-Famiglia e anche gli scrutini in presenza.
L’art. 2, comma 3, del decreto legge 22/2020 specifica che in corrispondenza della sospensione delle attività didattiche in presenza a seguito dell’emergenza epidemiologica, il personale docente assicura comunque le prestazioni didattiche nelle modalità a distanza, utilizzando strumenti informatici o tecnologici a disposizione, inoltre é importante ricordare che, ai sensi dell’art.73, comma 2 bis, della Legge n.27 del 24 aprile 2020, fino alla fine dell’emergenza, le sedute degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado possono svolgersi in videoconferenza, anche ove tale modalità non sia stata prevista negli atti regolamentari interni di cui all’articolo 40 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297.
Il combinato di queste norme se verranno prorogate ancora dal 18 maggio fino a giugno, impediranno ai Dirigenti scolastici di convocare a scuola, quindi in presenza, qualsiasi tipo di attività didattiche.
In riferimento ad alcuni quesiti pervenuti al Ministero dell’Istruzione, il Capo Dipartimento dott. Marco Bruschi, ha prodotto la nota n.682 del 15 maggio 2020, in cui si ritene opportuno confermare, fino ad ulteriore avviso ovvero a specifici interventi normativi, le disposizione di cui alla nota Dipartimentale 622/2020 sul proseguimento del lavoro agile, considerando l’esigenza di usufruire del personale in presenza, limitatamente a situazione indifferibili e nel rispetto delle condizioni di sicurezza.
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