Chiusa la parentesi delle feste di Carnevale, che hanno interessato solo poche regioni d’Italia, è ora il momento di pensare alle vacanze di Pasqua e ai ponti di primavera.
Ma prima ancora, ci sarà la chiusura delle scuole che saranno seggio alle prossime elezioni del 4 marzo: secondo le indicazioni del Ministero dell’Interno, le sedi interessate dovranno rendere i locali disponibili dal primo pomeriggio del venerdì 2 marzo a tutto il martedì 6 marzo. Ovviamente la sospensione delle attività didattiche riguarderà solo le istituzioni scolastiche sede di seggio.
Per quanto riguarda le successive festività pasquali, nella quasi totalità delle Regioni la chiusura delle scuole è prevista da giovedì 29 marzo a martedì 3 aprile 2018. Fa eccezione la provincia autonoma di Trento, dove le lezioni riprenderanno un giorno prima, cioè il 2 aprile 2018.
L’Anniversario della Liberazione quest’anno cadrà di mercoledì, per cui non sono previsti ponti per il 25 aprile, salvo che la scuola non abbia deliberato dei giorni aggiuntivi di chiusura.
Va meglio con la Festa dei Lavoratori: infatti, in molte regioni, è stata deliberata la chiusura delle scuole, oltre che nella giornata di martedì 1° maggio, anche il lunedì 30 aprile 2018. Quindi le scuole interessate resteranno chiuse da sabato 28 (o da domenica 29 aprile per le scuole con orario articolato su 6 giorni settimanali) fino a martedì 1° maggio compresi (o addirittura dal 25 aprile se la scuola ha stabilito la sospensione delle lezioni per i giorni successivi).
Nel dettaglio, la chiusura nella giornata del 30 aprile riguarda le seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Molise, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto e la Provincia di Trento. Escluse dunque Lazio, Lombardia, Marche, Sardegna, Sicilia e la Provincia di Bolzano, anche se molte istituzioni scolastiche hanno comunque deliberato la chiusura.
Ricordiamo anche altre sospensioni riguardanti solo alcune Regioni:
Infine, il 2 giugno quest’anno cade di sabato e quindi resteranno chiuse esclusivamente le scuole con orario articolato su 6 giorni settimanali.
Ovviamente, quelle che abbiamo riportato sopra sono le sospensioni delle attività didattiche deliberate a livello regionale, ma ogni istituzione scolastica può avere previsto degli adattamenti al calendario, che è dunque opportuno verificare caso per caso. Le istituzioni scolastiche autonome infatti possono, sulla base del calendario scolastico della propria Regione, deliberare di individuare altri giorni di sospensione delle attività didattiche garantendo, comunque, l’effettuazione di almeno 200 giorni di lezione.
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