Il governo regionale rinvierà la riapertura delle scuole di tre giorni in Sicilia, fino dunque mercoledì 12 gennaio: questo l’esito della riunione della task force regionale, svoltasi alla presenza degli assessori regionali alla salute Ruggero Razza e all’istruzione Roberto Lagalla, che si è conclusa da poco.
Inoltre, nella stessa giornata di mercoledì è prevista un’altra riunione della task force. Lo slittamento al 12 per consentire di verificare tutti gli aspetti organizzativi a causa dell’aumento dei contagi da Covid.
“La priorità è la sicurezza di tutti, ci auguriamo che questi giorni possano garantire un rientro più tranquillo. Le scuole non hanno ricevuto dati di positività segnalati da Asp ma solo casi singoli segnalati dalle famiglie, sappiamo che ci sono molti docenti e molti fra personale Ata in quarantena, ma nessun dirigente scolastico ha un quadro chiaro e chiedendo lo slittamento di una settimana abbiamo riferito una loro richiesta. Siamo tutti in attesa di ulteriori indicazioni ministeriali. Ci sono adempimenti che non possono essere espletati dai dirigenti scolastici e la gestione organizzativa non è per nulla semplice. La privacy vincola qualunque decisione e il diritto costituzionale all’istruzione non può essere disatteso se non ci sono norme chiare di riferimento. La fornitura delle mascherine deve essere garantita e ad oggi non sono pervenute alle scuole e ribadiamo: la scuola in presenza è una priorità per tutti ma lo si faccia solo in estrema sicurezza”. Così in un comunicato la Cisl-Scuola.
Anche i segretari regionali della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, e della Fp Cgil Sicilia, Gaetano Agliozzo, a margine della riunione della Task force regionale di oggi, hanno voluto sottolineare: “Il governo regionale in maniera responsabile ha deciso di modificare il calendario scolastico regionale al fine di sospendere per altri tre giorni, fino al 12 gennaio, le attività didattiche in attesa di verificare lo sviluppo e l’evoluzione dei contagi. Una scelta che condividiamo pienamente. Emerge da parte di tutti i soggetti (governo regionale, Anci, dirigenti scolastici e sindacato) la consapevolezza che non ci sono le condizioni per ripartire lunedì”.
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